Il mondo dell’energia sta cambiando, ma per salvarci dobbiamo accelerare
I dati resi noti dall'Agenzia Internazionale dell'Energia mostrano uno scenario in netto miglioramento, ma abbiamo bisogno di fare molto di più sull'abbandono dei combustibili fossili
Il mondo dell’energia apparirà molto diverso entro il 2030. Con le politiche e i ritmi di cambiamento attuali, la domanda di combustibili fossili avrà raggiunto il picco e le rinnovabili rappresenteranno l’80 per cento delle fonti di energia; le auto elettriche saranno aumentate di circa 10 volte e il riscaldamento a energia elettrica avrà superato le caldaie a gas.
«La transizione verso l’energia pulita sta avvenendo in tutto il mondo ed è inarrestabile», ha detto il direttore esecutivo dell’Agenzia Internazionale dell’Energia, Fatih Birol.
The energy world will look very different by 2030, even under today’s policy settings
? Nearly 10 times as many electric cars
☀️ Renewables = 80% of new power
⚡️ Electric heating outselling gas boilers
? Fossil fuel demand has peaked
➡️ https://t.co/eTFoghWR2Z pic.twitter.com/XaEU86Jsop
— Fatih Birol (@fbirol) October 24, 2023
I dati arrivano dal World Energy Outlook 2023, il report più importante dell’anno su questo tema, pubblicato martedì dall’Agenzia Internazionale dell’Energia (IEA). Il rapporto delinea la situazione attuale e traccia uno scenario di cosa ci aspetta nei prossimi anni, di questo passo. In generale, i numeri sono piuttosto positivi: il picco delle fonti fossili è molto più vicino di quanto ci si aspettasse, e in particolare il carbone è destinato a calare in modo significativo nel giro di pochi anni.
Tuttavia, abbiamo bisogno di accelerare sull’abbandono del petrolio e del gas: con le politiche attuali, avverte l’IEA, queste fonti rischiano di restare stabili per troppo tempo, minacciando l’obiettivo di mantenere l’aumento della temperatura media globale entro 1.5 gradi rispetto all’era preindustriale.
«Allo stato attuale, la domanda di combustibili fossili è destinata a rimanere troppo alta per poter raggiungere gli obiettivi di Parigi», spiega l’IEA: le emissioni rimarrebbero abbastanza alte da far aumentare le temperature medie globali di circa 2,4°C in questo secolo.
«Questo rischia non solo di peggiorare gli impatti sul clima, ma anche di minare la sicurezza del sistema energetico, costruito per un mondo più fresco e con meno eventi meteorologici estremi».
As things stand, demand for fossil fuels is set to remain too high to keep the goal of limiting global warming to 1.5C in reach
Under today’s policy settings, global emissions are on course to push up global temperatures by around 2.4C
Much stronger action is urgently needed pic.twitter.com/R1toNb4Ix7
— Fatih Birol (@fbirol) October 24, 2023
Il rapporto dell’Agenzia propone una strategia globale per mettere il mondo «in carreggiata» entro il 2030. Cinque i pilastri chiave individuati dagli esperti, che li considerano fondamentali per il successo della prossima conferenza ONU sul clima, la COP28, in programma a Dubai dal 30 novembre al 12 dicembre 2023.
- Triplicare la capacità rinnovabile globale;
- Raddoppiare il tasso di miglioramento dell’efficienza energetica;
- Ridurre del 75 per cento le emissioni di metano derivanti dalle attività dei combustibili fossili;
- Mettere in atto meccanismi di finanziamento innovativi e su larga scala per triplicare gli investimenti nell’energia pulita nelle economie emergenti e in via di sviluppo;
- Attuare misure che garantiscano una diminuzione ordinata dell’uso dei combustibili fossili, tra cui la fine delle nuove approvazioni di centrali a carbone.
«Ogni Paese deve trovare la propria strada, ma la cooperazione internazionale è fondamentale per accelerare la transizione verso l’energia pulita», ha avvertito Birol.