A margine della COP27 di Sharm el-Sheikh, conclusasi domenica scorsa, è stato firmato un accordo storico per la salvaguardia del fiume Giordano. Israele e Giordania, infatti, si sono accordati per proteggere e salvaguardare il fiume che divide geograficamente i due Paesi ma che possiede un valore anche storico e religioso.
Il fiume è da decessi sotto stress a causa dei cambiamenti climatici e viene sistematicamente utilizzato per l’agricoltura oltre che essere minacciato dall’inquinamento. Già nel lontano 1994 il trattato di pace tra i due Paesi prevedeva una collaborazione per lo sfruttamento delle risorse idriche ma negli ultimi anni, anche per la costante tensione della zona, nulla era stato fatto per la difesa del fiume. Il ministro dell’Ambiente israeliano, Tamar Zandberg, ha affermato che: “ripulire gli inquinanti e i pericoli, ripristinare il flusso dell’acqua e rafforzare gli ecosistemi naturali ci aiuterà a prepararci e ad adattarci alla crisi climatica”.
Israel, Jordan sign agreement to restore southern segment of the Jordan River https://t.co/nv7dzj8wen @lee_yaron
— Allyn Fisher-Ilan (@AFilan) November 18, 2022
Il governo israeliano, in un comunicato, ha affermato che “Israele e la Giordania hanno promesso di impegnarsi per ridurre l’inquinamento del fiume, costruendo impianti di trattamento delle acque reflue e migliorando i sistemi fognari, per evitare che le città rivierasche scarichino liquami grezzi nelle sue acque”.
L’agenzia di stampa Petra, gestita dallo stato giordano, ha reso noto che si spera che il piano aumenti l’approvvigionamento idrico e crei opportunità di lavoro “per coloro che vivono su entrambe le sponde del fiume Giordano, compresi i palestinesi”.
EcoPeace Middle East, un gruppo ambientalista transfrontaliero che ha promosso la cooperazione israelo-giordana-palestinese sulle questioni idriche, ha confermato che l’accordo per riabilitare il fiume Giordano è “una misura critica di adattamento climatico che può aiutare a ripristinare il 50% della biodiversità persa a causa di decenni di inquinamento e deviazione di acqua dolce”.
1. Important News: MoU signed today to Rehabilitate Jordan River.
EcoPeace Middle East has been working for decades at community, national and regional levels to promote the Jordanian, Israeli, and Palestinian cooperation needed to rehabilitate the Jordan River.
— EcoPeace Middle East (@EcoPeaceME) November 17, 2022
Il corso d’acqua separa anche la Giordania a est dalla Cisgiordania, conquistata da Israele nella guerra in Medio Oriente del 1967. Il fiume ospita anche il luogo in cui si ritiene che Gesù sia stato battezzato e attira grandi flussi turistici per entrambi i Paesi.