Africa, si aggrava l’invasione delle locuste
Gli sciami possono essere grandi più del doppio della superficie della città di Roma e hanno raggiunto il Sud Sudan. Gli aggiornamenti della Fao
L’invasione delle locuste in Africa continua ad aggravarsi. Secondo gli ultimi aggiornamenti della Fao la situazione rimane estremamente allarmante in Kenya, Etiopia e Somalia, dove l’ infestazione minaccia la sicurezza alimentare e i mezzi di sussistenza nella regione.
Gli sciami continuano deporre le uova nelle contee settentrionali e centrali raggiungendo anche le piantagioni di tè nella contea sud-occidentale di Kericho. Le operazioni di controllo aereo e terrestre continuano nella maggior parte delle aree.
In Uganda nelle prime due settimane di febbraio diversi sciami maturi si sono spostati verso nord all’interno di 12 distretti nord-orientali. Ad allarmare è la notizia che gli sciami abbiano raggiunto anche il Sud Sudan entrando nella contea di Magwi nel sud-est dal distretto di Lamwo.
Si tratta in molti casi si sciami grandi 2.400 chilometri, quasi il doppio della superficie della città di Roma, che possono contenere fino a 192 milioni di insetti e che in un giorno possono mangiare la stessa quantità di cibo che consumerebbero 90 milioni di persone.
I tre Paesi colpiti stanno già fronteggiando la scarsità di cibo e secondo Save the Children almeno 1,38 milioni di bambini stanno soffrendo gravi forme di malnutrizione e hanno urgente bisogno di cure. Gli sciami si stanno muovendo verso le terre destinate ai pascoli mettendo a rischio il nutrimento del bestiame e le colture di base come il teff e il mais. Tra la fine di gennaio e il mese di febbraio, prevedono le Nazioni Unite, le famiglie che vivono nelle zone rurali potrebbero quindi essere messe ancora più a dura prova dalla fame.
Le locuste vivono soltanto tre mesi, ma si riproducono molto velocemente perché le femmine depongono fino a 300 uova ciascuna. In base alle stime degli esperti, in caso di mancato intervento adeguato prima dell’inizio di marzo, entro giugno il numero degli insetti rischia potenzialmente di moltiplicarsi di 500 volte, invadendo altri Paesi dell’Africa orientale. Le insolite condizioni meteorologiche e climatiche, tra cui piogge intense e abbondanti a partire dallo scorso mese di ottobre, hanno contribuito all’aumento esponenziale di questo fenomeno.
Si prevede che le locuste del deserto continueranno a riprodursi e diffondersi nei prossimi mesi a causa di condizioni climatiche favorevoli (per tutta la stagione delle piogge da marzo a maggio), come previsto dall’IGAD Climate Prediction & Applications Center (ICPAC).
Severity of locust attack.
Karachi, India, and many African countries are facing it.
They are eating up hard earned crops & in #African countries worsening already existing #food insecurity. #Tiredearth #ClimateChange #climate @vanessa_vash #ClimateEmergency @GretaThunberg pic.twitter.com/nVx9P30ARU— Rebecca Herbert (@RebeccaH2020) February 20, 2020