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Amazzonia, la deforestazione cala del 66% ad agosto 2023: la soglia più bassa dal 2018

Alcuni esperti temevano che il calo di oltre il 40% ottenuto nei primi 7 mesi dell'amministrazione Lula potesse essere messo a rischio ad agosto e settembre a causa del clima più secco

Dall’Amazzonia brasiliana giungono buone notizie: la deforestazione è diminuita del 66% nel mese di agosto 2023, ovvero il livello più basso del mese dal 2018. Alcuni esperti infatti temevano che il significativo calo di oltre il 40% verificatori nei primi 7 mesi dell’amministrazione Lula potesse essere messo a rischio ad agosto e settembre, quando il clima diventa più secco. E invece i primi dati sono assolutamente incoraggianti.

Amazzonia, cala la deforestazione ma non gli incendi: +5,3% rispetto al 2022

Amazzonia, nei primi 8 mesi dell’anno la deforestazione è diminuita del 48% rispetto allo stesso periodo del 2022

Da quando si è insediato il nuovo governatore del Brasile, Lula, i dati sulla deforestazione fanno ben sperare. Il presidente ha promesso di voler porre fine alla deforestazione dell’Amazzonia entro il 2030 dopo il declino innescato dal suo predecessore, Bolsonaro. I dati fin qui ottenuti parlano di un calo del 48% nei primi otto mesi dell’anno rispetto allo stesso periodo del 2022. E anche i dati relativi al mese di agosto, quando il clima diventa più secco e la distruzione più massiccia, non sono così negativi: secondo l’agenzia di ricerca spaziale brasiliana INPE, 563 km quadrati di foresta pluviale sono stati abbattuti nel mese, con un calo del 66,1% rispetto allo stesso periodo di un anno fa.

Lula riconosce due riserve indigene: altro strappo dal suo predecessore

Riguardo alla foresta pluviale più grande del mondo, il Brasile lo scorso mese ha ospitato un importante vertice nel quale otto Nazioni amazzoniche hanno raggiunto nuovi accordi per rafforzare la cooperazione regionale, senza tuttavia riuscire a stipulare un patto unico e comune sulla deforestazione. Il presidente del Brasile, che nel suo programma governativo punta tantissimo sulla ripresa ambientale del Paese, ha invece fatto un ulteriore passo avanti riconoscendo due riserve indigene, alle quali dunque garantirà protezione legale contro l’invasione di taglialegna illegali, cercatori d’oro e allevatori di bestiame. Anche questo rappresenta uno strappo evidente dalle precedenti politiche di Bolsonaro, che aveva bloccato completamente il riconoscimento delle terre indigene, favorendo dunque ogni sorta di invasione.

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Redazione

Redazione giornalistica composta da esperti di clima e ambiente con competenze sviluppate negli anni, lavorando a stretto contatto con i meteorologi e i fisici in Meteo Expert (già conosciuto come Centro Epson Meteo dal 1995).

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