Dopo la drammatica emergenza incendi in Australia, nei territori devastati nello stato di Victoria è stata fatta una scoperta storica di enorme importanza. Sul terreno, spogliato della ricca vegetazione che lo ricopriva, è infatti tornata alla luce una parte prima sconosciuta di un antichissimo sistema idrico. Si tratta di un complesso sistema di canali idrici costruito dagli indigeni dell’Australia migliaia di anni fa, con lo scopo di catturare e raccogliere anguille. Secondo l’UNESCO, l’opera è stata realizzata dal popolo dei Gunditjmara e rappresenta uno dei sistemi di acquacoltura più estesi e più antichi del mondo.
Gli incendi che hanno flagellato questa regione dell’Australia hanno fatto emergere sezioni di cui prima nessuno era a conoscenza: il rappresentante dei Gunditjmara Denis Rose, project manager del gruppo no profit Gunditj Mirring Traditional Owners Aboriginal Corporation, ha dichiarato alla CNN che il sistema è significativamente più grande di quanto precedentemente registrato.
«Quando siamo tornati nell’area, abbiamo trovato un canale nascosto tra l’erba e altra vegetazione. Era lungo circa 25 metri, quindi di dimensioni abbastanza sostanziali», ha detto Rose, e ha aggiunto che adesso, nel paesaggio andato in fiamme, sono visibili anche nuove strutture simili a canali e stagni. «È stata una sorpresa trovarne continuamente di nuovi, che gli incendi hanno rivelato», ha commentato.
L’incendio divampato vicino al parco nazionale del Budj Bim è stato provocato da un fulmine alla fine di dicembre e ha divorato circa 790 ettari di terreno. Denis Rose ha spiegato che nelle prossime settimane verranno fatte ulteriori verifiche per controllare la situazione in cui versa il patrimonio dell’area e per registrare le zone che prima non erano conosciute.