Un incendio di vaste proporzioni sta devastando la costa di Malibu, simbolo della California meridionale, costringendo i residenti a fuggire con le fiamme che minacciano case e aziende.
L’incendio, denominato Franklin Fire, è divampato nella tarda serata di lunedì 9 dicembre. Inizialmente ha bruciato un’area grande quanto cinque campi da calcio al minuto.
California wildfire forces evacuations in Malibu https://t.co/LMEdGpW8JD pic.twitter.com/PUk22BlK4q
— Reuters Pictures (@reuterspictures) December 11, 2024
Secondo i funzionari del Los Angeles County Fire e del CalFire, l’estensione dell’incendio è passata da 100 acri a quasi 2.600 acri nel giro di sole 12 ore. L’intensità del fuoco è tale da alterare il clima locale e da peggiorare le già estreme condizioni meteorologiche e le fiamme sono alimentate dai forti venti di Santa Ana.
L’incendio è stato segnalato poco prima delle 23 di lunedì nella zona di Malibu Canyon Road, a nord della Pacific Coast Highway.
La Pepperdine ha annullato le lezioni e gli esami finali per la giornata e ha ordinato di cercare riparo con le fiamme visibili dal campus. Lunedì sera è stata tolta la corrente a decine di migliaia di utenze. Martedì sono state segnalate almeno sette strutture distrutte e altre otto danneggiate. Al momento sono oltre 700 i vigili del fuoco impegnati a domare le fiamme e il dipartimento dello sceriffo della contea di Los Angeles ha assegnato 150 agenti per assistere la chiusura delle strade, le evacuazioni e tenere informati i residenti sul variare delle condizioni.
I venti di Santa Ana sono secchi, caldi e soffiano da nord-est, spostandosi dalle zone interne della California verso la costa e in direzione opposta al flusso di aria umida che di solito arriva dal Pacifico.