Secondo uno studio pubblicato sulla rivista Nature, gli incendi record dello scorso anno in Canada hanno prodotto più emissioni di carbonio rispetto alla combustione di combustibili fossili in tutti i principali Paesi, con l’eccezione dei mega-emettitori Cina, Stati Uniti e India.
Lo studio è stato redatto da un team di ricercatori del California Institute of Technology e da altri provenienti da università del Canada, dei Paesi Bassi e dello Stato americano del Missouri.
The 2023 Canadian forest fires released about 640 million metric tons of carbon, according to a @NASA study. That’s comparable to the annual fossil fuel emissions of a large industrialized nation. The fires were driven by Canada’s warmest and driest conditions in decades. pic.twitter.com/kFEpEuVCyE
— NASA Earth (@NASAEarth) August 28, 2024
Le temperature insolitamente elevate e la siccità hanno contribuito ad alimentare la peggiore stagione di incendi nella storia del Paese: sono andati in fumo 15 milioni di ettari di terreno, ossia un’area grande più o meno come la Florida. I ricercatori hanno calcolato le emissioni totali degli incendi in circa 647 teragrammi di carbonio. Questa cifra supera di gran lunga le emissioni tipiche del Canada dovute agli incendi boschivi, che nell’ultimo decennio si sono aggirate tra i 29 e gli 82 teragrammi di carbonio.
Questo dato è anche cinque volte superiore alle emissioni annuali totali del Canada e paragonabile all’India, che l’anno scorso ha emesso 740 teragrammi di carbonio.
Gli scienziati temono che l’eccezionale combustione della foresta boreale canadese possa influire sulle proiezioni del cambiamento climatico globale, dato che le foreste svolgono un ruolo fondamentale nel catturare il carbonio che riscalda il pianeta.
Brendan Byrne, scienziato del ciclo del carbonio presso il Jet Propulsion Laboratory della Nasa e uno degli autori dello studio, ha dichiarato al Guardian che queste cifre sono “scioccanti”.
Ha aggiunto che c’è una crescente preoccupazione che incendi selvaggi di questa portata possano diventare più frequenti in Canada, il che avrebbe un impatto sull’impronta di carbonio complessiva del mondo.
Le emissioni previste per la stagione 2024 sono seconde solo a quelle dei devastanti incendi dello scorso anno. Secondo gli scienziati è difficile prevedere come sarà l’attività degli incendi in futuro, ma lo studio avverte che le stesse condizioni di caldo e siccità che hanno portato alla stagione selvaggia record del Canada potrebbero diventare la norma entro il 2050.