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Le mareggiate anomale mettono a rischio il principale porto cileno, influenzando l’economia e richiedendo investimenti urgenti per l’adattamento
Una sfida crescente per il Porto di San Antonio
Il porto di San Antonio, che gestisce oltre il 30% delle esportazioni e importazioni cilene, sta affrontando sfide significative a causa delle mareggiate anomale. Negli ultimi cinque anni, il numero di giorni in cui le operazioni sono state interrotte è aumentato drammaticamente. Nel 2024, il porto è rimasto chiuso per oltre 50 giorni, causando ritardi significativi nelle spedizioni e perdite economiche considerevoli.
Le cause dietro l’incremento delle mareggiate
Gli esperti attribuiscono l’aumento delle mareggiate a fattori climatici come l’innalzamento del livello del mare, l’aumento della temperatura oceanica e i cambiamenti nei venti e nelle correnti. Secondo il Servizio Meteorologico Cileno, la velocità media del vento nelle coste è cresciuta del 15% negli ultimi vent’anni, contribuendo a onde più alte e violente.
Strategie di protezione e adattamento
Per fronteggiare questa emergenza, le autorità portuali stanno investendo oltre 10 milioni di dollari in nuove infrastrutture di protezione. Gli interventi comprendono la costruzione di barriere contro le onde, il rinforzo di moli e banchine e il miglioramento dei sistemi meteorologici per ottimizzare le operazioni del porto. L’obiettivo è aumentare l’operatività del porto al 95% e ridurre al minimo le chiusure.
Un avvertimento per altre infrastrutture globali
Il caso di San Antonio evidenzia come il cambiamento climatico stia già influenzando infrastrutture critiche a livello globale. Se non verranno ridotte le emissioni di gas serra, eventi estremi come mareggiate e tempeste diventeranno sempre più comuni. Il Cile, con la sua vasta costa sull’Oceano Pacifico, è particolarmente esposto e sta considerando ulteriori misure di adattamento per proteggere altre città costiere e porti strategici.
“Il cambiamento climatico sta trasformando il nostro mondo e dobbiamo agire rapidamente per mitigare i suoi effetti,” afferma Ricardo Lagos, ex Presidente del Cile.
Tuttavia, gli sforzi locali non sono sufficienti. Un impegno globale per ridurre le emissioni è essenziale per affrontare efficacemente la crisi climatica e garantire un futuro sostenibile per le infrastrutture critiche come il porto di San Antonio.