Alluvione in Germania. L’analisi dell’evento meteo estremo
Eventi di questo tipo mostrano la forza con cui il cambiamento climatico è in grado di influenzare tutti noi e quanto sia importante prepararsi ancora meglio ad affrontare eventi meteorologici così estremi
Solitamente le perturbazioni in arrivo dall’Atlantico sfilano abbastanza veloci verso est, a volte, è vero, accompagnate da venti tempestosi o forti temporali, ma mai così devastanti. L’ultima grande alluvione che ha colpito l’Europa centrale si è verificata diciannove anni fa, sempre in piena estate tra il 10 e il 14 agosto del 2002; colpite furono soprattutto Austria, Repubblica Ceca e ancora una volta la Germania.
Il maltempo è iniziato martedì 13 luglio ed è proseguito per tre giorni consecutivi fino a giovedì 15, nelle ultime ore di oggi, venerdì 16 luglio, la situazione sta migliorando: le piogge sono in fase di attenuazione risultano meno diffuse e intense. Da un punto di vista meteorologico la causa dell’insistenza del maltempo è da imputare ad una circolazione di bassa pressione che è rimasta stazionaria per più di 48 ore più o meno nella stessa posizionate tra Svizzera, Austria e Germania. Ha indugiato per così tanto tempo sull’Europa centrale perché bloccata sia ad est che ad ovest da due robusti anticicloni: il primo posizionato tra il vicino Atlantico, le Isole Britanniche e la Penisola Iberica e il secondo tra i Balcani e l’Europa orientale. Questa particolare situazione ha fatto piovere sulle medesime aree per ore e ore. Tra l’altro l’aria piuttosto fredda per la stagione che accompagnava il centro del vortice depressionario ha accentuato l’instabilità atmosferica, originando forti piogge convettive a tratti torrenziali e sotto forma di intensi nubifragi.
L’eccezionalità della situazione si è avvertita in parte anche qui da noi, in Italia, con le temperature che hanno subito un netto calo, portandosi in molte regioni ben al di sotto delle medie stagionali. Nelle ultime 24 ore l’area depressionaria ha iniziato a muoversi verso sud raggiungendo l’Italia centro-settentrionale dove si sta assistendo ad un aumento del rischio di temporali; nel fine settimana si sposterà verso il Sud Italia portando con se molta instabilità sulle regioni centro-meridionali dove saranno possibili temporali forti con rischio anche di grandine e intense raffiche di vento.
Il Ministro dell’ambiente tedesco, Svenja Schulze, ha additato come responsabile di questa catastrofe il surriscaldamento del pianeta, twittando “I cambiamenti climatici sono arrivati in Germania“.
Der #Klimawandel ist in Deutschland angekommen. Die Ereignisse zeigen, mit welcher Wucht die Folgen des Klimawandels uns alle treffen können und wie wichtig es ist, sich künftig noch besser auf solche Extremwetter-Ereignisse einzustellen. (3/3)
— Svenja Schulze (@SvenjaSchulze68) July 15, 2021
Gli eventi di questi ultimi anni, ma anche delle ultime settimane, mostrano la forza con cui il cambiamento climatico è in grado di influenzare tutti noi e quanto sia importante prepararsi ancora meglio ad affrontare eventi meteorologici così estremi. Noi esperti lo ripetiamo da tempo ormai: l’evento eccezionale sta diventando la normalità per il clima contemporaneo ed è urgente che la politica agisca in fretta.
I 50°C registrati qualche giorno fa a Vancouver in Canada ma anche i 34 °C a Capo Nord, il fortissimo nubifragio di martedì scorso a Torino, l’alluvione dello scorso autunno in Piemonte, la tempesta che a fine 2018 ha buttato giù migliaia di alberi in Trentino Alto Adige, la grave siccità del 2017 sono solo alcuni dei sintomi della grave malattia di cui il pianeta è affetto e per cui, non dimentichiamocelo mai, non esiste un vaccino.
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