Clima: al via nuovi negoziati in vista di COP25
Da oggi fino al 27 giugno si tiene a Bohn la sessione estiva sui negoziati patrocinati dall’UN Climate Change
Parte oggi, per concludersi giovedì 27 giugno, a Bohn un appuntamento molto importante per il clima. Anche nel 2019, come in precedenza, i rappresentanti di ogni nazione si incontrano in occasione della sessione estiva sui negoziati sul clima patrocinati dall’UN Climate Change (ex UNFCCC): parliamo della convenzione quadro dell’ONU sotto la quale è stato negoziato l’Accordo di Parigi del 2015. Questa sessione estiva sarà seguita dalla COP che si terrà in America del Sud, a Santiago in Cile, in dicembre.
Il prossimo summit sul cambiamento climatico, la COP25, si svolgerà infatti dal 2 al 13 dicembre 2019 alla presenza di 196 Paesi con esperti e organizzazioni ambientaliste di tutto il mondo. L’edizione del giugno di quest’anno non sarà solamente un riavviare le trattative, la cui apertura data il lontano 1992. Sono infatti successe molte cose negli ultimi sei mesi. Una nuova, spiccata sensibilità nei confronti delle tematiche ambientali pare essere letteralmente esplosa in tutta Europa, così nelle grandi città come nei piccoli paesi, dall’azione della svedese Greta Thunberg.
Le iniziative
C’è, nell’opinione della gente, la percezione di una netta urgenza affinché le problematiche ambientali vengano affrontate subito e in modo risoluto. Le iniziative e le proposte dei giovani dei Fridays for Future sembrano essere state assorbite nei programmi di una grande maggioranza delle forze politiche di centro, centrosinistra e sinistra che hanno partecipato alle scorse elezioni europee, e di quelle che oggi hanno il mandato a Strasburgo. Nascono molte nuove iniziative, tra cui la European Green New Deal e Clima Europa, sostenuta quest’ultima anche da Italian Climate Network.
Intanto, in America prosegue il lavoro della giovane deputata statunitense Ocasio-Cortez su un Green New Deal americano. Buona parte dei politici europei sembrano aver fatto propria questa nuova sensibilità, nei prossimi mesi vedremo se soltanto a scopo di propaganda elettorale o per una profonda convinzione.
«Ciò che speriamo di ottenere da questa conferenza è di comprendere che siamo di fronte a una minaccia esistenziale. Questa è la crisi più grave che l’umanità abbia mai subito. Noi dobbiamo anzitutto prenderne coscienza e fare qualcosa il più in fretta possibile per fermare le emissioni e cercare di salvare quello che possiamo.»
Greta Thunberg, 4 dicembre 2018, COP24, Katowice.