Crisi climatica: siamo a un passo dall’irreversibile. Nuovo allarme dell’Onu
Le emissioni devono diminuire di circa la metà entro il 2030 per raggiungere l'obiettivo concordato a livello internazionale di 1,5°C di riscaldamento, ma sono ancora in aumento
Siamo a un passo dall’irreversibile, mentre la crisi climatica dilaga. Nonostante gli impegni assunti alla COP26 di Glasgow siamo molto lontani dagli obiettivi dell’Accordo di Parigi e al momento non esiste un percorso credibile verso un riscaldamento globale di 1,5 gradi mentre le politiche attualmente in vigore, se non saranno rafforzate, porterebbero a un aumento di 2,6-2,8 gradi.
As the latest @UNEP Emissions Gap report makes clear, we are headed for economy-destroying levels of global heating.
We need #ClimateAction on all fronts – and we need it now.
We must close the emissions gap before catastrophe closes in on us all.
— António Guterres (@antonioguterres) October 27, 2022
Questo nuovo allarme arriva dal rapporto dell’Unep, in programma delle Nazioni Unite sull’Ambiente, sulle emissioni intitolato “The Closing Window”, l’ ultima chance per evitare una catastrofe climatica.
Nonostante le promesse fatte dai governi a favore della riduzione della loro impronta di carbonio, gli impegni presi dall’ultimo vertice sul clima a Glasgow nel 2021 porteranno a tagli inferiori all’1% delle emissioni di gas serra previste per il 2030, secondo l’Unep .
Si tratta dell’equivalente di appena 0,5 gigatonnellate di CO2, secondo i calcoli dell’UNEP, e solo con una riduzione delle emissioni del 45% si potrà limitare il riscaldamento globale a 1,5°C. Allo stato attuale, invece, gli ultimi dati indicano che il mondo è sulla buona strada per un aumento della temperatura compreso tra 2,4°C e 2,6°C entro la fine di questo secolo.
Affinché la situazione migliori e la crisi climatica si arresti, secondo l’agenzia delle Nazioni Unite, è necessario un riassetto “rapido e su larga scala” senza combustibili fossili dei nostri “settori dell’approvvigionamento elettrico, dell’industria, dei trasporti e dell’edilizia, nonché dei sistemi alimentari e finanziari” per ridurre le emissioni del 45% per limitare il riscaldamento globale a 1,5°C e del 30% per mantenere l’aumento della temperatura media a 2°C.
E sebbene la trasformazione verso l’azzeramento delle emissioni nette di gas serra sia in corso nella fornitura di elettricità, nell’industria, nei trasporti e negli edifici, deve muoversi “molto più velocemente”, conclude il rapporto.
“Questo rapporto ci dice in freddi termini scientifici ciò che la natura ci ha detto tutto l’anno, attraverso inondazioni mortali, tempeste e incendi violenti: dobbiamo smettere di riempire la nostra atmosfera di gas serra e smettere di farlo velocemente”, ha affermato Inger Andersen, dirigente Direttore dell’UNEP.