Francia, arrestati 173 attivisti per il clima
In occasione dei 100 anni di Total Energies si sono verificate proteste davanti alla sede parigina della multinazionale
In Francia sono state arrestate dalla polizia 173 persone tra le centinaia che si sono riunite davanti alla sede parigina di Amundi, uno dei maggiori gestori di investimenti al mondo e uno dei principali azionisti di TotalEnergies. Nei giorni scorsi il ceo di Total aveva annunciato durate l’assemblea generale annuale la decisione di sviluppare nuovi giacimenti petroliferi per soddisfare la domanda globale.
? ACTION EN COURS ? #LiquidationTotal
Les activistes de #ExtinctionRebellion de toute la France se retrouvent sur #Paris ce 24 mai alors que se tient l’Assemblée Générale des 100ans de la pétrolière @TotalEnergies a.k.a. TOTAL ⛽️#Total100ans#100ansdetrop#StopEACOP pic.twitter.com/Glr4Weyuqr
— Extinction Rebellion France ?? (@xrFrance) May 24, 2024
Inoltre lo scorso venerdì cinque attivisti della ONG ambientalista Greenpeace hanno esposto un ritratto gigante dell’amministratore delegato di TotalEnergies con la scritta “Wanted” (ricercato) su un edificio del quartiere degli affari La Défense, a ovest di Parigi, prima dell’assemblea generale degli azionisti. Lo striscione è stato appeso sulla facciata del centro commerciale CNIT, vicino alla sede del gruppo petrolifero, sotto la sorveglianza della polizia.
Sotto una foto di Patrick Pouyanné, sormontata dalla scritta “Wanted”, si leggeva: “La società civile cerca il capo della società francese più inquinante, che sta guadagnando miliardi a spese del pianeta e dei suoi abitanti. Se avete informazioni, non contattate il governo, che è il suo principale complice”. Greenpeace si oppone a ulteriori esplorazioni di petrolio e gas da parte di TotalEnergies, nonostante l’“emergenza climatica”, ha dichiarato a Reuters una portavoce di Greenpeace. Lo striscione è stato poi rimosso dalla polizia.