Giugno 2023 è stato il più caldo della storia a livello globale
Il riscaldamento globale avanza senza sosta. Secondo l’ultimo bollettino Copernicus il mese è stato il giugno 2023 è stato il più caldo a livello globale, con poco più di 0,5°C al di sopra della media 1991-2020, superando di gran lunga il precedente record risalente al giugno 2019.
Alcune zone del Canada, degli Stati Uniti, del Messico, dell’Asia e dell’Australia orientale sono state significativamente più calde del normale. L’Australia occidentale, gli Stati Uniti occidentali e la Russia occidentale sono stati invece più freschi del normale.
Il mese di giugno 2023 ha visto temperature superiori alla media climatologica del periodo 1991-2020 su gran parte dell’Europa. Le anomalie più elevate sono state riscontrate nell’Europa nord-occidentale, dove l’Irlanda, il Regno Unito, il Belgio e i Paesi Bassi hanno avuto il giugno più caldo mai registrato. Anche la Francia e la Scandinavia sono state notevolmente più calde della media. Al contrario, i Balcani meridionali, la Grecia, la Turchia e la Russia occidentale sono stati più freddi della media. In Italia e in Spagna si sono verificate condizioni miste.
Forti anomalie di mari e oceani
Le temperature dell’aria superiori alla media sono state riscontrate soprattutto negli oceani. In particolare, temperature superficiali del mare eccezionalmente elevate sono state osservate in ampi settori dell’Atlantico settentrionale, con condizioni di ondata di calore marino intorno all’Irlanda e al Regno Unito. Le condizioni di El Niño hanno continuato a svilupparsi nel Pacifico orientale equatoriale. Le temperature dell’aria sono state insolitamente elevate nel Mare di Weddell, con regioni di temperatura relativamente mite che si sono estese verso nord su gran parte dell’Atlantico meridionale, dell’Oceano Indiano e del Pacifico. Le temperature dell’aria sono state superiori alla media 1991-2020 in tutti i tropici e nella maggior parte del Pacifico settentrionale. Al contrario, le temperature sono state inferiori alla media dal Sudamerica sudorientale al Mare di Amundsen, al largo dell’Australia sudorientale, dell’Africa meridionale e del Nordamerica occidentale