“Il clima lo controlla Dio”: le strambe dichiarazioni di Mary Miller e i dati che dimostrano il contrario

Le affermazioni della senatrice Mary Miller sul clima sono in contrasto con le evidenze scientifiche globali e rischiano di alimentare l’inazione.
Una posizione controversa e antiscientifica
Le recenti dichiarazioni della senatrice repubblicana Mary Miller, che definisce il cambiamento climatico una “farsa” e che “Dio controlla il clima perché controlla il sole, e il sole controlla principalmente il tempo meteorologico”, hanno sollevato un acceso dibattito. Questa affermazione si allinea a una tradizione di pensiero conservatore, ma ignora il consenso scientifico attuale che riconosce il riscaldamento globale come un fenomeno reale e preoccupante.
Le evidenze scientifiche parlano chiaro
Ignorare il cambiamento climatico significa ignorare decenni di ricerca approfondita. Dati forniti dal NOAA indicano che il decennio passato ha registrato le temperature più elevate mai osservate. Nel 2023, la temperatura media globale ha raggiunto circa 1,48°C al di sopra dei livelli preindustriali, evidenziando inequivocabilmente l’influenza delle attività umane sul clima.
Il Sole e il Riscaldamento Globale
Sebbene il Sole abbia un ruolo nel clima terrestre, le ricerche della NASA mostrano che le fluttuazioni recenti della sua attività non spiegano l’incremento delle temperature globali. Infatti, nonostante l’attività solare sia rimasta stabile o in lieve calo, le temperature globali continuano a crescere, indicando che il riscaldamento odierno non può essere imputato a cause solari.
Le conseguenze dell’ignoranza
Definire il cambiamento climatico una “farsa” è non solo irresponsabile, ma può avere effetti devastanti. Le conseguenze del riscaldamento globale includono l’innalzamento del livello dei mari, il che minaccia città costiere e isole; lo scioglimento accelerato dei ghiacciai; e l’aumento di eventi meteorologici estremi come uragani e ondate di calore, che causano danni economici e perdite di vite.
Il peso delle parole politiche
Le dichiarazioni di figure politiche influenti come Mary Miller hanno un impatto significativo sul dibattito pubblico. Mettendo in discussione la realtà del cambiamento climatico, contribuiscono a disinformare l’opinione pubblica e rallentano l’adozione di politiche cruciali per affrontare questa crisi. Le scelte politiche devono basarsi su dati concreti piuttosto che su ideologie personali.
Un appello all’azione basata sulla scienza
La scienza climatica non è una questione di opinioni soggettive. Le affermazioni della senatrice Miller, che ignorano decenni di ricerca, ostacolano l’azione necessaria per affrontare una delle sfide più gravi del nostro tempo. Come ha detto l’ex presidente Barack Obama:
“Non possiamo permettere che le nostre divisioni ci distraggano dalla nostra responsabilità.”
È imperativo che i leader mondiali prendano decisioni basate su dati concreti e non su mere parole vuote. Le loro scelte odierne porteranno conseguenze significative per le giovani generazioni, che dovranno affrontare un cambiamento climatico sempre più drammatico e minaccioso. La responsabilità che grava su chi governa è immensa, poiché ogni passo falso avrà ripercussioni durature sul pianeta e sulla vita delle future generazioni.
NdR: per quanto riguarda la fotografia non abbiamo trovato una rappresentazione scientifica ai commenti della senatrice Miller se non una coppia che ride pensando alle sue farneticanti dichiarazioni.