Il manto nevoso nell’emisfero Nord si sta riducendo sempre di più: i dati
Un minor manto nevoso significa potenzialmente meno acqua di fusione in primavera, con conseguenze su fiumi, terreni, ecosistemi e, soprattutto, sull'accesso all'acqua
Il manto nevoso si sta riducendo in tutto l’emisfero settentrionale a causa dei cambiamenti climatici. Lo rivela un nuovo studio condotto dagli studiosi dell’università di Dartmouth. La ricerca conferma che i manti nevosi stagionali nell’emisfero settentrionale sono diminuiti in modo significativo soprattutto negli ultimi 40 anni.
Lo studio, che va dal 1981 al 2020, ha analizzato i cambiamenti del manto nevoso in 169 bacini fluviali dell’emisfero settentrionale. L’attenzione si è concentrata sul modo in cui l’influenza del riscaldamento globale sulla temperatura e sui modelli di precipitazione ha trasformato questi manti nevosi. Un minor manto nevoso significa potenzialmente meno acqua di fusione in primavera, con conseguenze su fiumi, corsi d’acqua, terreni, ecosistemi e, soprattutto, sull’accesso all’acqua da parte delle persone.
Il calo è più pronunciato in alcune regioni rispetto ad altre. Gli Stati Uniti sud-occidentali e nord-orientali, insieme all’Europa centrale e orientale, hanno registrato riduzioni del manto nevoso che vanno dal 10% al 20% per decennio. Questa perdita di manto nevoso ha impatti importanti per centinaia di milioni di persone in Nord America, Europa e Asia che dipendono dalla neve per il loro approvvigionamento idrico.
Come sottolinea il primo autore Alexander Gottlieb, dottorando a Dartmouth, “il rischio più immediato e potente che il cambiamento climatico pone alla società è la perdita della riserva d’acqua immagazzinata nella neve”.
Manto nevoso in declino: effetti sulle riserve di acqua e sulle attività economiche e turistiche
Lo studio identifica i bacini idrografici che storicamente hanno perso la neve e quelli più vulnerabili a diminuzioni future: regioni come gli Stati Uniti sud-occidentali e nord-orientali si stanno avvicinando a condizioni di quasi assenza di neve entro la fine del XXI secolo, evidenziando l’urgenza di adattarsi alla scarsità d’acqua.
Precedenti ricerche avevano documentato la perdita di manto nevoso ma questo studio ha studiato le conseguenze rispetto alla quantità di acqua presente nella neve rispetto invece all’estensione geografica della copertura nevosa. La maggior parte dell’acqua che scorre nei fiumi dell’emisfero settentrionale proviene infatti proprio dalla neve. Per questo è molto importante capire come il manto nevoso stia cambiando con il clima.
Regioni come gli Stati Uniti nordorientali, che si trovano ad affrontare una forte riduzione della neve, rischiano di subire perdite economiche significative, in particolare negli Stati che fanno affidamento sulle attività ricreative invernali. Vermont, New York e New Hampshire, ad esempio, potrebbero vedere le loro economie soffrire quando anche la neve artificiale diventerà meno praticabile a causa dell’aumento delle temperature.