Clima

Impennata delle emissioni di metano nelle zone umide

Il metano è un gas serra che ha 84 volte l'impatto sul riscaldamento dell'anidride carbonica in un periodo di 20 anni.

Le emissioni di metano dalle zone umide sono aumentate in modo preoccupante  ed estremamente rapido. Una nuova ricerca, pubblicata su Nature Climate Change, rileva che il 2020-21 ha segnato una crescita “eccezionale” delle emissioni di metano delle zone umide.

Dall’Artico ai tropici, le zone umide coprono circa il 6% della superficie del pianeta. Questi suoli impregnati d’acqua sono la più grande fonte naturale di metano del pianeta, un potente gas serra che svolge un ruolo chiave nell’aumento della temperatura globale. Con il cambiamento climatico e l’aumento delle temperature globali le zone umide rilasciano metano nell’atmosfera più rapidamente, un fenomeno noto come “feedback del metano delle zone umide”. Il metano è un gas serra che ha 84 volte l’impatto sul riscaldamento dell’anidride carbonica in un periodo di 20 anni. Tuttavia, si dissipa nell’atmosfera dopo circa un decennio.

Secondo lo studio, le emissioni di metano delle zone umide sono aumentate da 1,2 a 1,4 milioni di tonnellate all’anno dal 2000, il che supera gli 0,9 milioni di tonnellate all’anno stimati dal percorso delle emissioni dello scenario peggiore. Nel 2020 e nel 2021 le emissioni sono aumentate ulteriormente, passando da 4 a 26 milioni di tonnellate nel 2020 e da 13 a 23 milioni di tonnellate nel 2021 rispetto al periodo tra il 2000 e il 2006. Finora, la maggior parte degli aumenti delle emissioni proviene dalle zone umide tropicali, ma il lo scongelamento del permafrost rimane una preoccupazione per il futuro. I risultati sono particolarmente preoccupanti poiché i modelli utilizzati nelle principali pubblicazioni, incluso l’ultimo rapporto del gruppo intergovernativo sui cambiamenti climatici, non includono il modo in cui le emissioni di metano delle zone umide aumentano con il riscaldamento.

Le zone umide tropicali in particolare sono “punti caldi” delle emissioni di metano, con il Sud America che ha contribuito maggiormente all’aumento delle emissioni delle zone umide tropicali nel corso del 21° secolo.
Nel frattempo, uno studio separato, anch’esso pubblicato su Nature Climate Change, rileva che il riscaldamento globale sta influenzando anche le emissioni delle zone umide di anidride carbonica e protossido di azoto.

Uno studio pubblicato all’inizio di marzo dall’US Geological Survey (USGS) ha rilevato che le emissioni di metano dalle zone umide di acqua dolce potrebbero aumentare da due a tre volte in caso di riscaldamento da moderato a grave. Si tratta di un problema che i governi e gli scienziati dovranno tenere in considerazione.

Zone umide fondamentali per l’equilibrio climatico del Pianeta

Le zone umide svolgono un ruolo fondamentale nell’equilibrio climatico del nostro pianeta. Esse infatti assorbono grandi quantità di carbonio e producono ossigeno attraverso la fotosintesi delle piante che vi crescono. Inoltre, le zone umide funzionano come dei veri e propri serbatoi di acqua, assorbendo e trattenendo grandi quantità di pioggia, riducendo così il rischio di inondazioni nelle aree circostanti.

Tuttavia, la crisi climatica le sta mettendo a dura prova perchè sono sempre più soggette a siccità, alluvioni e incendi. Inoltre, l’aumento della temperatura globale sta accelerando il processo di evaporazione dell’acqua, riducendo ulteriormente le risorse idriche disponibili.

La perdita di aree umide ha anche un impatto negativo sulla biodiversità, poiché queste aree ospitano molte specie animali e vegetali uniche, molte delle quali sono a rischio di estinzione. Inoltre, la distruzione delle zone umide può anche comportare un aumento delle emissioni di gas serra, poiché le aree che vengono degradate o convertite per l’agricoltura o l’urbanizzazione possono rilasciare grandi quantità di carbonio nell’atmosfera.

Per combattere la crisi climatica e preservare queste zone, è necessario adottare politiche di conservazione che prevedano la tutela delle aree umide esistenti, la ripristino delle aree degradate e la promozione di pratiche agricole sostenibili e rispettose dell’ambiente. Inoltre, è importante adottare politiche a livello globale per ridurre le emissioni di gas serra e limitare il riscaldamento globale, in modo da proteggere le zone umide e le loro funzioni vitali per l’equilibrio climatico del nostro pianeta.

Redazione

Redazione giornalistica composta da esperti di clima e ambiente con competenze sviluppate negli anni, lavorando a stretto contatto con i meteorologi e i fisici in Meteo Expert (già conosciuto come Centro Epson Meteo dal 1995).

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