La crisi climatica impatta anche sulla salute: le donne sono le più colpite
L’aumento degli eventi meteorologici estremi ha delle ripercussioni anche gravi sullo stato di salute
La crisi climatica in atto sta avendo enormi impatti anche sulla salute. L’aumento degli eventi meteorologici estremi in tutto il pianeta ha delle ripercussioni anche sullo stato di salute e spesso sono le donne ad essere le più vulnerabili, in ogni parte del mondo. Ondate di caldo, alluvioni, uragani e cicloni stanno diventando più intensi e frequenti e tra gli impatti meno conosciuti vi sono quelli sulla salute, anche mentale.
Un’analisi di ben 130 studi peer-reviewed rivela come le donne spesso affrontino rischi per la salute molto elevati a causa degli impatti dei cambiamenti climatici rispetto agli uomini.
I dati provengono da un rapporto del 2016 denominato “Gender and climate change: a closer look at existing evidence” e stilato da Sam Sellers, ricercatore dell’Università di Washington. Il rapporto è stato commissionato dalla Global Gender and Climate Alliance. L’analisi mostra che nel 68% dei 130 studi le donne sono state più colpite dagli impatti sulla salute associati ai cambiamenti climatici rispetto agli uomini.
Ondate di caldo estremo, uragani e siccità: la salute delle donne a rischio
È stato dimostrato che le donne hanno maggiori probabilità di morire nel corso delle ondate di caldo in Francia, in Cina e in India o a causa nei cicloni tropicali in Bangladesh e nelle Filippine. In molte regioni del mondo, le donne hanno maggiori probabilità degli uomini di soffrire di problemi psichici, violenza da parte del partner e insicurezza alimentare a seguito di eventi meteorologici estremi. In uno studio del 2014 viene rivelato che nella terribile ondata di caldo del 2010 ad Ahmedabad, in India sono state proprio le donne a morire in numero maggiore. La causa di morte non è specificamente il cambiamento climatico ma è ormai noto che le ondate di calore stanno diventando più frequenti e intense a causa del riscaldamento globale.
L’uragano Katrina del 2005, uno tra i cinque più distruttivi della storia, ha avuto un impatto anche sulla salute riproduttiva: le donne incinte che hanno vissuto in prima persona l’uragano hanno avuto maggiori probabilità di veder nascere bambini con un peso alla nascita inferiore rispetto a quelle non esposte.
Nel Niger meridionale le famiglie composte da sole donne hanno maggiori probabilità di incorrere in insicurezza alimentare e malnutrizione dopo siccità e inondazioni.
Gli studi presi in esame riguardano anche l’Italia: una ricerca condotta a Roma ha rilevato che, tra il 2001 e il 2010, ad ogni grado centigrado in più rispetto alla media nelle temperature estive corrispondeva un aumento del rischio di parto pre-termine del 2%. Una situazione simile è stata analizzata anche in Spagna: uno studio condotto a Valencia, dal 2006 al 2010, ha rilevato che l’esposizione al caldo estremo ha aumentato il rischio di parto pre-termine del 20%.
In Francia i ricercatori hanno scoperto che le donne durante l’ondata di caldo del 2003 hanno avuto il 15% in più di probabilità di morire rispetto agli uomini della stessa età. Il tasso di mortalità in eccesso durante l’ondata di caldo del 2006 fu anche in questo caso significativamente più elevato per le donne.