La protezione delle foreste tropicali produce benefici climatici che migliorano lo stoccaggio del carbonio nelle aree vicine
La deforestazione, al contrario, contribuisce all’innesco di un effetto domino che alimenta il riscaldamento globale e danneggia le foreste rimanenti.

La protezione delle foreste tropicali ha un impatto benefico diretto sulla cattura della CO2 nelle aree vicine. Inevitabilmente la deforestazione, al contrario, contribuisce all’innesco di un effetto domino che alimenta il riscaldamento globale e danneggia le foreste rimanenti.
??Avoiding deforestation gives us extra #CarbonCredit! Our new paper in @NatureComms shows regional climate impacts of deforestation could amplify vegetation carbon losses in remaining forests, by 5.1% in the Amazon and 3.8% in the Congo. Paper: https://t.co/NBsbnZU5mg pic.twitter.com/7xfTIxLZNt
— Dr. Yue Li (@YueLi_LA) April 12, 2022
Lo conferma per la prima volta un nuovo studio pubblicato su Nature Communications, da parte di un team guidato da scienziati dell’Università della California. Gli studiosi hanno utilizzato una combinazione di modelli climatici e dati satellitari, avvalendosi anche di simulazioni al computer per imitare il clima del pianeta sia nella situazione attuale sia in una proiezione di come potrebbe essere nel futuro.
Questi modelli si basano su misurazioni accurate del sistema climatico, dalla quantità di luce solare che colpisce e riscalda il clima, alla risposta della biomassa forestale ai cambiamenti di temperatura, precipitazioni e livelli di anidride carbonica nell’atmosfera.
Foreste: l’effetto domino che porta alla perdita di biomassa
Ogni volta che si verifica un episodio di deforestazione in Amazzonia, i cambiamenti climatici regionali che si verificano di conseguenza portano a un’ulteriore perdita del 5,1% in più di biomassa totale nell’intero bacino amazzonico. In Congo, l’ulteriore perdita di biomassa dovuta agli effetti climatici della deforestazione è di circa il 3,8%. Le foreste tropicali immagazzinano circa 200 petagrammi di carbonio nella loro biomassa fuori terra. Dal 2010, la deforestazione ha rimosso circa 1 petagrammo di quel carbonio ogni anno. (Un petagramma equivale a 1 trilione di chilogrammi).
Fino ad oggi i modelli climatici, per mancanza di dati, non hanno mai considerato la mortalità degli alberi, ma combinando i dati satellitari con le variabili climatiche, sono state ottenute informazioni su quanto sia sensibile il carbonio immagazzinato nella vegetazione ai cambiamenti climatici derivanti dalla mortalità degli alberi e dagli incendi.
La deforestazione ha conseguenze sulle foreste che crescono altrove, a causa delle sue conseguenze sulla temperatura dell’aria e sulle precipitazioni della regione.