Le emissioni di un pericoloso gas serra, noto come HFC-23, stanno aumentano a ritmi inaspettatamente vertiginosi. Tutti gli sforzi per tentare di ridurre questo gas sembrano dunque essere stati vani. Lo rivela una studio condotto da alcuni scienziati dell’Università di Bristol e pubblicato sulla rivista Nature Communications.
Il monitoraggio delle emissioni globali di questo idrofluorocarburo è stato effettuato dal 2015 al 2018. Lo studio ha incrociato i dati monitorati con la stima delle emissioni dell’ HFC-23 basata sui dati resi pubblici da Cina e India. E’ emerso che nel 2018 le emissioni basate sull’osservazione sono state le più elevate della storia, mentre le emissioni basate sull’inventario di Cina e India sarebbero state al minimo degli ultimi 17 anni. Ci si aspettava una riduzione delle emissioni globali dell’87% tra il 2014 e il 2017 e invece le osservazioni atmosferiche mostrano un picco mai raggiunto prima.
A causa del loro impatto sul clima, le emissioni dei principali idrofluorocarburi (HFC) sono state regolamentate ai sensi del protocollo di Kyoto e sono state recentemente incluse nell’emendamento Kigali al protocollo di Montreal.
Che tipo di gas è l’ HFC-23? Si tratta di un particolare gas serra che viene rilasciato in atmosfera nel processo di produzione di sostanze chimiche utilizzate a livello industriale nei sistemi di raffreddamento dei paesi in via di sviluppo in frigoriferi, inalatori e condizionatori d’aria. India e Cina sono ritenuti i principali produttori dell’ HFC-23, il cui rilascio in atmosfera per tonnellata è pari a 12.000 tonnellate di anidride carbonica. Questo anomalo aumento dell’ HFC-23 ha stupito gli scienziati che si aspettavano invece una drastica riduzione dopo che India e Cina avevano affermato nel 2017 di aver quasi completamente eliminato le sue emissioni. Gli esperti hanno stimato che se le riduzioni delle emissioni di HFC-23 fossero state rispettate come promesso, sarebbe stato evitato l’equivalente del valore di un anno delle emissioni di CO2 della Spagna tra il 2015 e il 2017.