Nel 2024 aumento dei disastri climatici e dei prezzi alimentari: le previsioni Onu
Le previsioni provengono dal rapporto economico annuale delle Nazioni Unite denominato "World Economic Situation and Prospects 2024" e la crisi climatica occupa un posto di rilievo nell'edizione di quest'anno
Secondo le previsioni delle Nazioni Unite per il 2024, sperimenteremo durante questo nuovo anno un aumento dei disastri climatici, dei prezzi alimentari e delle condizioni meteorologiche estreme.
Le previsioni provengono dal rapporto economico annuale delle Nazioni Unite denominato “World Economic Situation and Prospects 2024” e la crisi climatica occupa un posto di rilievo nell’edizione di quest’anno. “La crisi climatica in atto e gli eventi meteorologici estremi comprometteranno la produzione agricola e il turismo, mentre l’instabilità geopolitica continuerà ad avere un impatto negativo su diverse subregioni, soprattutto sul Sahel e sul Nord Africa”.
Nella sua prefazione al rapporto, il Segretario Generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres, ha affermato che “gli investimenti nell’azione per il clima e nello sviluppo sostenibile sono tristemente insufficienti. La fame e la povertà sono in aumento. E le crescenti divisioni tra Paesi ed economie impediscono una risposta efficace”.
Inequality is tearing our world apart.
2024 must be the year when we seize the opportunity to create a more inclusive global economy that works for everyone, everywhere.https://t.co/2nsWAGJYBp pic.twitter.com/Fqelf7DVH1
— António Guterres (@antonioguterres) January 5, 2024
Nel 2024, le Nazioni Unite prevedono che El Niño “influenzerà i modelli di precipitazione in molti Paesi asiatici, causando siccità estreme o inondazioni e di conseguenza impattando sulla produzione agricola. Si prevede che questi shock saranno sproporzionatamente gravi nei Paesi in cui l’agricoltura rappresenta la quota maggiore del PIL”.
Secondo le Nazioni Unite la siccità sarà più probabile in America centrale, Asia meridionale, Sud-est asiatico, Africa meridionale e Sahel. Il rapporto afferma che “aumentare in modo massiccio i finanziamenti per il clima” è una “priorità cruciale”. I finanziamenti attuali “restano di gran lunga inferiori al livello richiesto di investimenti verdi per limitare l’aumento della temperatura a 1,5°C rispetto ai livelli preindustriali, come stabilito nell’Accordo di Parigi del 2015″. Gli autori hanno anche fornito delle stime affermando che saranno necessari 150.000 miliardi di dollari (137.000 miliardi di euro) da qui al 2050 per passare alle energie pulite.