Riscaldamento globale, Giugno ad un soffio dal record: spicca la Siberia
Il mese di giugno di quest'anno si aggiudica il secondo gradino del podio dei più caldi, sia a livello globale che europeo
Si è chiuso un altro mese caldo per il nostro Pianeta: il mese di giugno 2020 a livello globale è stato il secondo giugno più caldo mai registrato, ma per poco. Secondo il report mensile di Copernicus le temperature sono state di 0,53 gradi più alte della media del trentennio 1981-2010, solo 0,01 grado più fresco del giugno 2019, il più caldo in assoluto. Scende così sul terzo gradino del podio il giugno 2016.
Ha fatto più caldo del normale soprattutto in Siberia. Lungo tutto l’artico siberiano le temperature sono state particolarmente elevate a giugno, sia nei valori medi che in quelli minimi e massimi. Come dimenticare i 38 gradi registrati a Verkhoyansk nel giorno del solstizio d’estate.
Temperature sotto media si sono invece registrate nella Russia europea settentrionale, nella Russia più orientale, affacciata sul Mare di Okhotsk, nell’India centrale, in parti del Canada. In Antartide le temperature medie sono state decisamente più calde o più fredde del normale, senza vie di mezzo.
In Europa le temperature sono risultate essere decisamente elevate in Scandinavia e su gran parte dell’Europa orientale a causa della persistenza di condizioni anticicloniche. Il mese di giugno è stato il secondo più caldo dal 1900 in Norvegia. Anche in Svezia si sono toccate temperature decisamente elevate: è stato uno dei mesi di giugno più caldi dal 1889, con un record di 34 gradi registrati all’aeroporto di Skellefteå il 25 giugno, la temperatura più alta di giugno di 50 anni. Sui settori più meridionali dell’Europa, invece, le temperature sono state leggermente inferiori alla norma.
Complessivamente le temperature in Europa sono state 1,3 gradi più alte della media del trentennio 1981-2010. Si tratta della seconda anomalia più alta per questo mese, a pari merito con il giugno del 1999. Il giugno più caldo resta quello del 2019, che si concluse con una anomalia di ben 2,3 gradi oltre la media secondo le statistiche Copernicus e di 2,93 gradi secondo il bollettino della NOAA.
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