Riscaldamento globale, quanto siamo vicini alla soglia degli 1,5 gradi?
Gli ultimi 12 mesi sono stati caldi quasi quanto il periodo tra ottobre 2015 e settembre 2016, il più caldo dal 1980. L'aggiornamento dai dati di Copernicus
Il riscaldamento globale continua e le temperature medie globali si avvicinano sempre di più alla soglia degli 1,5 gradi. Gli ultimi 12 mesi sono stati caldi quasi quanto il periodo tra ottobre 2015 e settembre 2016, il più caldo dal 1980 con una anomalia di +0,66°C. Tra aprile 2019 e marzo 2020 le temperature globali sono rimaste di 0,64°C al di sopra della media del trentennio 1981-2010. Lo ha comunicato Copernicus nel suo ultimo rapporto sulla temperatura superficiale dell’aria su terre emerse ed oceani del mondo.
Ma quindi siamo ben sotto la soglia degli 1,5 gradi? Non proprio. Gli ultimi 12 mesi viaggiano di poco sotto gli +1,3°C di anomalia rispetto ai livelli pre-industriali. Alle anomalie sopra riportate, infatti, secondo Copernicus bisogna aggiungere altri 0,63°C per confrontare la media del trentennio 1981-2010 con i livelli pre-industriali. Questa differenza è stata individuata nel rapporto dell’IPCC in cui si evidenzia come le temperature dei livelli pre-industriali (1850-1900) siano di circa 0,63 gradi più basse del il ventennio 1986-2005.
E’ bene specificare però che l’andamento del clima globale va calcolato considerando una fascia temporale più ampia e non un singolo anno. La Nasa ha stimato che il riscaldamento globale si attesta a poco più di 1 grado rispetto al livelli pre-industriali e ogni decennio aumenta di 0.2 gradi.
Marzo 2020 giù dal podio dei più caldi, ma per un soffio
Il mese di marzo di quest’anno è stato tra i più caldi degli ultimi decenni. Secondo il rapporto di Copernicus, sul primo gradino del podio resta il marzo del 2016, seguito dal marzo 2017 e 2019 che sono stati di soli 0,02°C più caldi di quello del 2020. Lo scorso mese, infatti, è stato di 0,68 gradi più caldo della media a livello globale.
Le zone più calde sono state Ucraina e Russia, specie nel settore europeo dove le temperature sono state di almeno 4-6 gradi più alte delle medie del periodo. Più elevate del solito anche le temperature registrate anche in gran parte dell‘Asia fino alla costa più occidentale dell’Alaska, e sui settori centro-orientali degli Stati Uniti, in Messico ma anche in Sud America e Africa.
Al contrario il mese di marzo è stato particolarmente freddo alle Svalbard, dove infatti il ghiaccio si è esteso oltre il limite “normale”, nel nord-ovest del Canada, in Groenlandia, est dell’Antartide, gran parte del subcontinente indiano e est dell’Australia.