Clima

Siccità e caldo anomalo in Francia: rallentano anche le centrali nucleari

In questi giorni sono state registrate temperature anche di 10 gradi oltre le medie stagionali

La Francia, così come diversi settori europei,  è alle prese con una grave siccità. Siamo solo a maggio ma già 15 dipartimenti hanno dovuto limitare l’uso dell’acqua e la situazione avrà un impatto negativo sui raccolti. Oltre alla carenza di acqua in questi giorni sono state registrate temperature anche di 10 gradi oltre le medie stagionali, con punte di 30 gradi e un caldo estivo fuori stagione.

L’area più colpita dalla siccità si estende diagonalmente dal sud-est del Paese verso la Bretagna nel nord-ovest. I mesi tra gennaio e marzo sono stati tra i più secchi mai registrati per alcune regioni, e 15 su 96 dipartimenti nazionali francesi hanno dovuto adottare restrizioni per risparmiare acqua. In alcuni settori vige persino il divieto di lavaggio delle auto e dell’irrigazione del giardino.

La carenza di pioggia nei mesi scorsi ha interessato anche Spagna e Portogallo e il fenomeno si è diffuso nel sud della Francia, colpendo anche le regioni a nord della Loira, il fiume che divide il settore meridionale e quello settentrionale del Paese.

Siccità e caldo anomalo: impatto anche sul settore energetico francese

La siccità non avrà solo conseguenze che riguardano l’approvvigionamento alimentare, ma avrà effetti anche sulla stabilità degli edifici e addirittura sul settore energetico.

Le centrali nucleari hanno bisogno di molta acqua per raffreddare i reattori e le alte ed anomale temperature registrate in questi giorni hanno portato l’azienda EDF a ridurre la potenza di uno dei quattro reattori della centrale di Blayais, nei pressi della foce della Garonna, in Nuova Aquitania. Per raffreddare le unità di produzione, la centrale pompa l’acqua dal fiume e in questi ultimi giorni le temperature sono troppo elevate. In primavera non è infatti possibile infatti re-immettere nel fiume acqua a una temperatura superiore ai 30 gradi, mentre durante l’estate la soglia consentita arriva a 36,5 gradi.

Siccità: molto basso anche il volume di acqua immagazzinato per la produzione di energia idroelettrica

Secondo l’ultimo rapporto pubblicato nei giorni scorsi dal Global Drought Observatory (GDO) del Copernicus Emergency Management Service (CEMS), i fiumi Po e Danubio e i loro affluenti stanno soffrendo una carenza d’acqua estrema causata da una persistente mancanza di precipitazioni da dicembre 2021 nell’area delle Alpi meridionali e ad una grave mancanza di precipitazioni nei primi 3 mesi del 2022 nell’area dell’Est Europa.

Il volume d’acqua immagazzinato per la produzione di energia è di conseguenza molto basso, il che rende difficile l’ottimizzazione per la produzione di energia idroelettrica. Secondo il rapporto, “la generazione dagli impianti fluviali fino all’inizio di aprile era più bassa dei valori osservati durante lo stesso periodo nel periodo 2015-2021 per molti Paesi europei, in particolare per: Francia (-1775 GWh dalla media), Italia (-1770 GWh), Portogallo (-1440 GWh)”.

Redazione

Redazione giornalistica composta da esperti di clima e ambiente con competenze sviluppate negli anni, lavorando a stretto contatto con i meteorologi e i fisici in Meteo Expert (già conosciuto come Centro Epson Meteo dal 1995).

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