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Stati Uniti: il riscaldamento globale viaggia al doppio della velocità

La crisi climatica crea danni per 1 miliardo di dollari ogni tre settimane

Secondo un rapporto del governo degli Stati Uniti, il New National Climate Assesment, il Paese si sta riscaldando più velocemente della media globale e la popolazione sta subendo conseguenze “di vasta portata e in peggioramento” a causa della crisi climatica.
Questa valutazione climatica richiesta dal Congresso è un enorme lavoro condotto da più di 750 esperti del governo federale degli Stati Uniti ed è il primo di questo tipo ad essere pubblicato sotto la presidenza di Joe Biden, mentre la precedente valutazione era stata presentata dall’amministrazione di Donald Trump nel 2018.

La crisi climatica sta causando grandi disagi in tutte le regioni degli Stati Uniti, dalle inondazioni dovute alle piogge più intense nel nord-est alla siccità prolungata nel sud-ovest. Una costante è il caldo: “in tutte le regioni degli Stati Uniti, la gente sta sperimentando il riscaldamento delle temperature e ondate di calore più lunghe”, con temperature notturne e invernali che aumentano più rapidamente di quelle diurne ed estive.
La salute delle persone è già danneggiata dal peggioramento della qualità dell’aria causato dallo smog, dal fumo degli incendi, dalle polveri e dall’aumento dei pollini, oltre che da eventi meteorologici estremi e dalla diffusione di malattie infettive. I bambini che nasceranno nel 2020 saranno esposti a molti più rischi legati al clima rispetto ai nati nel 1965.

Sono in corso “profondi cambiamenti” nel ciclo dell’acqua, che aumentano il rischio di inondazioni, siccità e degrado delle riserve idriche per la popolazione degli Stati Uniti. La copertura nevosa delle montagne sta diminuendo, mentre le riserve idriche sotterranee del Paese sono minacciate dal riscaldamento delle temperature.


Le attività quotidiane e ricreative degli americani sono a rischio: il cambiamento climatico provoca la comparsa di specie invasive e di fioriture algali dannose che impediscono l’accesso alle spiagge e la pesca di alcune specie. Le specie culturalmente importanti per le popolazioni indigene, alcune delle quali cacciatrici di sussistenza, si stanno spostando in risposta ai cambiamenti di temperatura.

Un numero sempre più vasto di persone sta sperimentando il cambiamento climatico e l’aumento dei pericoli derivanti da incendi, caldo intenso, inondazioni e altri impatti fa sì che gli Stati Uniti subiscano un disastro che costa almeno 1 miliardo di dollari in danni ogni tre settimane, in media, rispetto a una volta ogni quattro mesi negli anni Ottanta.

Le emissioni degli Stati Uniti sono comunque diminuite dopo il picco raggiunto nel 2007, ma ciò non è ancora sufficiente per raggiungere gli obiettivi climatici e scongiurare un cambiamento climatico disastroso. Secondo il rapporto senza tagli più profondi alle emissioni di carbonio “i gravi rischi climatici per gli Stati Uniti continueranno a crescere”.

Le emissioni negli Stati Uniti, il più grande inquinatore di carbonio al mondo, sono infatti diminuite di circa il 12% dal 2005, mentre i costi associati all’energia eolica e solare sono crollati rispettivamente del 70% e del 90% nell’ultimo decennio. I benefici di una profonda riduzione delle emissioni “superano di gran lunga i costi” del passaggio all’energia pulita, si legge nel rapporto.

Alcune comunità sono più a rischio di impatti negativi dovuti ai cambiamenti climatici a causa delle disuguaglianze sociali ed economiche causate dalla discriminazione sistemica in atto, dall’esclusione e dalla mancanza o dal disinvestimento. Molte di queste comunità sono inoltre già sovraccaricate dagli effetti cumulativi di condizioni ambientali, sanitarie, economiche o sociali avverse. Il cambiamento climatico aggrava queste disuguaglianze di lunga data, contribuendo a creare persistenti disparità nelle risorse necessarie per prepararsi, rispondere e riprendersi dagli impatti climatici.

Redazione

Redazione giornalistica composta da esperti di clima e ambiente con competenze sviluppate negli anni, lavorando a stretto contatto con i meteorologi e i fisici in Meteo Expert (già conosciuto come Centro Epson Meteo dal 1995).

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