In Norvegia la fusione dei ghiacci in alcune aree ha fatto tornare alla luce alcuni artefatti molto antichi, che hanno rivelato informazioni del tutto inedite sulla vita ai tempi dei Vichinghi. In particolare i ricercatori hanno scoperto nuovi dettagli su come i cacciatori, i commercianti e i viaggiatori sopravvivevano lungo questo arduo percorso. Tra le reliquie sono emersi anche guanti e tuniche, scarpe, frecce e perfino delle racchette da neve realizzate per i cavalli.
Per orientarsi nella nebbia e tra la neve abbondante i commercianti si facevano strada con degli enormi tumuli di pietra, hanno scoperto gli archeologi, che lungo l’antico percorso emerso dopo migliaia di anni hanno trovato anche molti resti di animali.
Le incredibili scoperte sulla vita dei Vichinghi sono avvenute sulle montagne della contea di Innlandet, in Norvegia, nell’ambito di un programma – il Glacier Archaeology Program – che studia quali zone ghiacciate stiano subendo gli effetti dei cambiamenti climatici.
Il passo che ha attirato l’attenzione degli archeologi è sulla cresta Lomseggen, nella Norvegia centro-settentrionale, e secondo gli studiosi faceva parte di una più ampia rete che collegava quest’area al mondo dei Vichinghi.
Come ha spiegato l’archeologo norvegese Lars Holger Pilo la scoperta mostra come le montagne fossero utilizzate e vissute in modo più attivo di quanto ci si aspettasse. Queste strade, «Nonostante fossero ricoperte di ghiaccio, venivano usate per spostarsi tra le fattorie della zona o da un lato all’altro delle montagne».
Secondo quanto svelato dagli studiosi, i reperti dimostrano che il passo fu utilizzato a lungo, tra il 300 e il 1.500 d.C., con un picco di attività che risale proprio all’età dei Vichinghi, quando quest’area è risultata particolarmente importante per il commercio in tutta la Scandinavia.
