Cop26: Greta Thunberg non parteciperà e chiede un rinvio
Annuncio a sopresa da parte dell'attivista: le motivazioni della sua scelta sono da ricondurre alla crisi sanitaria in corso e alla disparità di tasso di vaccinazione nei vari Paesi
Greta Thunberg non parteciperà alla Cop26, la conferenza sul clima delle Nazioni Unite in programma a Glasgow il prossimo novembre.
L’attivista lo ha dichiarato a sorpresa alla Bbc. LA motivazione del suo forfait risiede nella sua preoccupazione per la crisi sanitaria in corso e per la disparità rispetto al tasso di vaccinazione che si riscontra nel vari Paesi del mondo, con quelli più poveri in affanno rispetto alla grandi potenze. La Thunberg ha affermato che “la cosa migliore da fare sarebbe vaccinare tutti il prima possibile in modo che tutti possano partecipare alle stesse condizioni”.
Greta non si è limitata ad annunciare il suo passo indietro ma ha rivolto un appello al governo britannico affinchè rinvii la Cop26 fino a quando il tasso di vaccinazione nel mondo non sarà aumentato.
Of course I would love to attend the Glasgow #COP26
But not unless everyone can take part on the same terms. Right now many countries are vaccinating healthy young people, often at the expense of risk groups and front line workers (mainly from global south, as usual…).
Thread-> https://t.co/pr1u7TeZxn— Greta Thunberg (@GretaThunberg) April 9, 2021
Dopo le dichiarazioni, la Thunberg ha precisato sul suo profilo Twitter che “la disuguaglianza e l’ingiustizia climatica sono già al centro della crisi climatica. Se le persone non possono essere vaccinate e viaggiano per essere rappresentate allo stesso modo, non è democratico e peggiorerebbe il problema.
Il nazionalismo dei vaccini non risolverà la pandemia. I problemi globali richiedono soluzioni globali”.
Greta ha poi aggiunto che a un eventuale nuovo rinvio della Cop26 non deve corrispondere un ritardo nell’azione urgente contro crisi climatica. “Non dobbiamo aspettare conferenze per iniziare a ridurre drasticamente le nostre emissioni. La solidarietà e l’azione possono iniziare oggi”.
Il premier britannico Boris Johnson non ha ancora preso alcuna decisione su eventuale ulteriore rinvio della conferenza ma una posizione chiara in merito dovrebbe essere comunicata tra pochi giorni.