COP29: nessuna donna tra i 28 membri del comitato organizzatore
Al vertice appena concluso a Dubai le donne rappresentavano il 63% del totale
Il comitato organizzatore del vertice globale sul cambiamento climatico COP29 che si terrà in Azerbaigian è composto da 28 uomini e nessuna donna. Impressiona il confronto con il comitato della COP28 appena conclusa, tenutasi negli Emirati Arabi Uniti, in cui le donne rappresentavano il 63% del totale.
La decisione è stata definita “regressiva” dal gruppo di attivisti She Changes Climate, secondo cui “il cambiamento climatico riguarda tutto il mondo, non la metà”.
?| Azerbaijan has set up an Organisational Committee for #COP29, but out of 28 committee members, there’s not a single woman in sight.
Here’s our take on this significant oversight & the critical importance of women’s inclusion at a time when their representation is paramount. pic.twitter.com/0RX6w3oCxi
— SHE Changes Climate (@SheClimate) January 15, 2024
Nel comunicato stampa che commenta l’accaduto, She Changes Climate ha infatti affermato che: “Questo comitato è un passo indietro nel cammino verso la parità di genere nel clima; ma c’è ancora tempo per cambiare. Chiediamo una rappresentanza paritaria nella governance dei colloqui sul clima di quest’anno, perché il cambiamento climatico riguarda tutto il mondo, non la metà“.
Quasi tutti i membri del comitato della COP29 sono ministri o funzionari del governo, compreso il capo del servizio di sicurezza statale. Anche il capo della rete statale di distribuzione del gas dell’Azerbaigian fa parte del comitato.
Per il secondo anno consecutivo, i più importanti colloqui sul clima delle Nazioni Unite saranno ospitati da uno stato fortemente dipendente dalla produzione di combustibili fossili. Il presidente designato è Mukhtar Babayev, ministro dell’ecologia e delle risorse naturali. Babayev ha lavorato per 26 anni presso la Compagnia petrolifera di Stato della Repubblica dell’Azerbaigian (Socar). L’Azerbaigian ha, inoltre, in programma di aumentare di un terzo la produzione di combustibili fossili nel prossimo decennio. Secondo le stime, la produzione annuale di gas del Paese dovrebbe passare dai 37 miliardi di metri cubi di quest’anno ai 49 miliardi di metri cubi nel 2033.
L’Azerbaijan è uno dei membri dell’OPEC+, il gruppo dei paesi esportatori di petrolio, ed è diventato un fornitore di gas naturale fondamentale per l’Unione Europea nelle strategie di riduzione della dipendenza dal gas russo.