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COP29, stallo sulla finanza climatica

Il G20 in corso a Rio potrebbe offrire una svolta ma serve una volontà politica condivisa

Siamo nell’ultima settimana della COP29 di Baku, in Azerbaigian, e il nodo cruciale dei colloqui verte sul tema della finanza climatica, cruciale per permettere ai paesi in via di sviluppo di affrontare le sfide del cambiamento climatico.
L’incontro delle Nazioni Unite non è riuscito a ottenere misure concrete progressi in questi giorni, anche se il G20 in corso a Rio di Janeiro ha raggiunto un fragile consenso sui finanziamenti per il clima.

“Il fallimento non è un’opzione”, ha dichiarato il Segretario delle Nazioni Unite Antonio Guterres ai leader del G20.
“Il vertice del G20 è a un punto critico”, ha aggiunto Simon Stiell, segretario esecutivo dell’UNFCCC. “Hanno la possibilità di sbloccare l’impasse che impedisce la COP29 e di fissare un obiettivo di finanziamento del clima audace e ambizioso che garantisca una vera giustizia climatica”.

Sebbene le aspettative a Baku siano attualmente basse, la posta in gioco è per un nuovo accordo sui finanziamenti per il clima per i Paesi in via di sviluppo, nuovi obiettivi climatici per il 2035 prima della scadenza del febbraio 2025 e il segnale che affrontare il cambiamento climatico è ancora possibile nonostante il ritorno alla Casa Bianca del Presidente eletto Donald Trump. Il successo non solo della COP29, ma anche del prossimo vertice delle Nazioni Unite sul clima che si terrà in Brasile l’anno prossimo, dipende da un accordo ambizioso sui finanziamenti per il clima.

Molti paesi in via di sviluppo hanno espresso preoccupazioni riguardo alla mancanza di fondi sufficienti per attuare misure di adattamento e mitigazione. Gli impegni finanziari non sempre vengono rispettati, creando un divario tra le promesse fatte e le risorse disponibili.
Ci sono poi difficoltà nell’allineare gli obiettivi di finanziamento con le necessità reali dei paesi vulnerabili e le divergenze tra le aspettative dei paesi in via di sviluppo e le promesse dei paesi sviluppati possono ostacolare i progressi. Le differenze politiche e economiche tra i vari stati membri del G20 possono complicare gli sforzi per raggiungere un consenso su come mobilitare e distribuire i fondi in modo efficace.
È urgente sviluppare impegni di finanziamento a lungo termine che forniscano stabilità e prevedibilità, invece di dipendere da finanziamenti a breve termine o fatto in stato di emergenza.
È fondamentale un maggiore impegno e cooperazione a livello internazionale.

Il successo della COP29 dipenderà anche dalla capacità dei membri del G20 di superare queste sfide e di fornire soluzioni robuste per garantire un flusso di finanziamenti adeguato e sostenibile per affrontare la crisi climatica.

Redazione

Redazione giornalistica composta da esperti di clima e ambiente con competenze sviluppate negli anni, lavorando a stretto contatto con i meteorologi e i fisici in Meteo Expert (già conosciuto come Centro Epson Meteo dal 1995).

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