Coronavirus: con il lockdown l’acqua del Gange torna pulita
Il fiume sacro indiano, tra i 10 più inquinati al mondo, è ora temporaneamente balneabile
Il lockdown causato dalla pandemia di Coronavirus continua a generare effetti secondari sul pianeta. Dopo aver visto un significativo miglioramento della qualità dell’aria nelle zone inquinate, dalla Pianura Padana alla Cina, e la “conquista” di spazi urbani da parte degli animali, ora è la volta della salute dei fiumi.
In India il Gange è tornato balneabile. Secondo i dati di monitoraggio delle autorità, che hanno utilizzato 36 stazioni sparse in vari punti del fiume, l’acqua risulta anche ideale per la crescita della fauna selvatica e per la pesca. L’India è stata sottoposta dal 24 marzo scorso a un lockdown di 3 settimane a causa della pandemia di Coronavirus: 1,3 miliardi di persone sono così costrette a rimanere in casa con il virus che ha causato fino ad oggi 50 vittime e oltre 2000 contagi.
Il fiume sacro è tra i 10 corsi d’acqua più inquinati del mondo: il suo bacino occupa un’area di un milione di chilometri quadrati dall’Himalaya al Golfo del Bengala, ed è uno dei più densamente popolati al mondo. Circa 400 milioni di persone utilizzano le acque del Gange e dei suoi otto affluenti per uso domestico, agricolo, industriale e rituale con un inquinamento sempre crescente.
Clean Yamuna @ Delhi
These days there is a lot of improvement in the situation of Yamuna. The water is clearly visible. It is appearing for the first time in the last several decades. This is the ideal state of the river, this is because of lockdown. @moefcc @ArvindKejriwal pic.twitter.com/2LKFFqB8DO
— SAFE* (@SAFEGreenIndia) April 4, 2020
I parametri analizzati nelle stazioni di monitoraggio per valutare la salute del fiume sono stati tra gli altri l’ossigeno disciolto (più di 6 mg / litro), la richiesta biochimica di ossigeno (meno di 2 mg / litro), i livelli totali di batteri fecali (5000 per 100 ml) e il pH (intervallo tra 6.5 e 8.5)
In precedenza, tranne alcuni settori nell’Uttarakhand e nell’Uttar Pradesh, l’acqua del fiume non era idonea alla balneazione per l’altissimo livello di inquinamento.
Gli esperti hanno affermato che la qualità dell’acqua del fiume Gange è sensibilmente migliorata proprio a partire dall’applicazione del blocco, in particolare intorno ai distretti industriali e il momento è propizio anche per studiare i livelli di inquinamento provenienti dalle industrie che utilizzano le acque del fiume come una discarica.