La crisi climatica in atto sta determinando anche l’estremizzazione del caldo con impatti devastanti sulla salute umana. Un nuovo studio pubblicato su Nature, e condotto dai ricercatori dell’Università di Princeton, svela uno scenario drammatico: se i governi non dovessero porre un freno all’escalation delle emissioni di gas serra e al riscaldamento globale, le regioni tropicali sarebbero luoghi non più adatti alla vita per l’uomo.
Il 40% della popolazione mondiale vive in zone tropicali
L’aumento del calore e dell’umidità potrebbero dunque mettere a rischio una parte non indifferente della popolazione mondiale che si ritroverebbe ad affrontare condizioni ambientali potenzialmente letali. Le zone che si trovano nella fascia tropicale rischiano così di trasformarsi in un ambiente che potrebbe raggiungere “il limite dell’adattamento umano”. Circa il 40% della popolazione mondiale, infatti, vive attualmente in Paesi tropicali, e questa percentuale è destinata ad aumentare entro il 2050 a causa dell’aumento demografico nella regione.
Limiting global warming to 1.5 °C could prevent tropical regions between 20°S and 20°N of the equator from reaching the limit of human adaptability, according to a paper published in @NatureGeosci. https://t.co/Ur2YFM8xRa pic.twitter.com/iqsgZP0ISO
— Nature Research (@nresearchnews) March 8, 2021
Ai Tropici il corpo potrebbe non riuscire più a termo-regolarsi
L’uomo è in grado di regolare il proprio calore corporeo grazie a un “bilanciamento” effettuato dalla pelle verso la temperatura e l’umidità dell’aria circostante. La temperatura interna si attesta in modo abbastanza stabile intorno ai 37°C e la nostra pelle, più fresca, consente al nostro corpo, grazie alla sudorazione, di termoregolarsi. Se la temperatura del bulbo umido supera i 35°C, non ci sono le condizioni affiché il corpo possa termoregolarsi con con conseguenze potenzialmente mortali. Il bulbo umido è la temperatura alla quale la massa d’aria è satura di vapore (100% umidità relativa) e in altre parole dà un’indicazione dell’umidità assoluta nell’ambiente. Se un ambiente caldo è troppo umido, insomma, diventa sempre più difficile la termoregolazione del corpo umano.
Condizioni di vita impossibili da sostenere potrebbero svilupparsi ai tropici anche prima di arrivare alla soglia di 1,5°C. Anche solo un aumento di 1°C di aumento della temperatura del bulbo umido corrisponderebbe a un rialzo di diversi gradi delle temperature. Tra le conseguenze di questo aumento termico ci sarà la migrazione di intere popolazioni verso aree meno calde e umide con effetti a ripetizione a livello geo-politico.