Il 29 Maggio si sono riversate nel fiume Ambarnaya 20.000 tonnellate di gasolio, fuoriuscite da una centrale elettrica vicino alla città di Norilsk in Siberia. Secondo il WWF Russia, il materiale tossico ed inquinante, raggiungerà il lago Pyasino situato a circa 20 km dalla città di Norilsk. L’impianto da cui è fuoriuscito il gasolio è di proprietà della Norilsk Nickel, società russa di estrazione e fusione di nichel e palladio, con una alta concentrazione di stabilimenti altamente inquinanti proprio nella zona del disastro ambientale. Il Presidente Putin ha dichiarato lo stato d’emergenza per gestire il disastro ambientale e, in una videoconferenza trasmessa sulla rete televisiva, ha attaccato pubblicamente il capo della filiale della Norilsk Nickel per non aver comunicato tempestivamente l’accaduto. La notizia infatti è emersa solo qualche giorno dopo la fuoriuscita delle tonnellate di gasolio dalla centrale. Il quotidiano russo The Moscow Times, riporta che il comitato investigativo russo, che si occupa di gravi crimini, ha già annunciato di aver avviato tre indagini penali sull’incidente e di aver arrestato un impiegato della centrale elettrica.
20,000 tonnes of diesel fuel spilled into a river near a Norilsk power plant. @wwfRU says the most toxic components have already dissolved & flowed past booms toward the Arctic Ocean https://t.co/ZxyU3aiUo3 pic.twitter.com/NO3oC7RxsS
— Alec Luhn (@ASLuhn) June 2, 2020
Non è la prima volta che un disastro ambientale del genere coinvolge le centrali della Norilsk in Siberia, secondo quanto riportato dal WWF Russia, nel 2007, un’altra fuoriuscita di materiale inquinante pari a 5.000 tonnellate aveva coinvolto lo stretto di Kerch. All’epoca la fuoriuscita di Kerch era la più grande del suo genere per la Russia ed era stato necessario l’intervento dei militari e centinaia di volontari. Altro episodio imputabile alla Norilsk Nickel risale al 2016, con la contaminazione del fiume Daldykan.Questa volta il volume di gasolio è nettamente superiore al disastro del 2007, per questo il Presidente ha dispiegato maggiori forze, come previsto dallo stato d’emergenza, per intervenire sull’area contaminata. Il rappresentate del WWF Russia ha dichiarato che “Il gasolio è più tossico del petrolio greggio e la situazione al momento ha dimensioni tali che non è possibile aspettarsi una pulizia efficiente senza un forte gruppo di risorse e attrezzature di livello federale”, mentre molte associazioni ambientaliste ritengono che il ritardo nella comunicazione dell’incidente sia stato un tentativo di nascondere l’accaduto. Lo stesso Presidente Putin, in occasione della videoconferenza, ha chiesto come fosse possibile apprendere una notizia di tale portata dai social network e non dalla Norilsk Nickel.
Кадры экологической катастрофы в Норильске. У резервуара «Норникеля», где хранилась солярка, просто прогнило дно. Тем временем президент компании Владимир Потанин, несмотря на кризисную ситуацию, стал самым богатым бизнесменом в России. pic.twitter.com/tcoNVODdTB
— Даниил Леонгард (@leongard) June 3, 2020
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Какой ужас все-таки в Норильске с разливом топлива. Настоящая экологическая катастрофа. Сейчас «стрелочника» найдут, минимальный штрафик предприятию выпишут и сделают озабоченный вид заботы о природе. А ведь в Норильске с экологией итак беда была. pic.twitter.com/hicrZbCi5d
— Соболь Любовь (@SobolLubov) June 4, 2020