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Energia, la nuova strategia dell’Europa per smarcarsi dalla dipendenza del gas russo

Il programma mira a ridurre la domanda dell'UE di gas russo di due terzi entro la fine dell'anno.

L’Europa sta affrontando la crisi dell’energia e lo fa con una strategia precisa. La Commissione Europea vuole smarcarsi dalla dipendenza dal gas russo e ha annunciato un nuovo piano (denominato RePowerEu) per ridurre di due terzi il fabbisogno di gas russo entro la fine dell’anno. L’obiettivo è di rendere l’Unione Europea indipendente dal gas russo entro il 2030.

Questo piano delinea anche una serie di misure per rispondere all’aumento dei prezzi dell’energia in Europa e per ricostituire le scorte di gas per il prossimo inverno. L’Europa sta affrontando un aumento dei prezzi dell’energia da diversi mesi, ma ora l’incertezza sull’offerta sta esacerbando il problema. REPowerEU cercherà di diversificare le forniture di gas, accelerare l’introduzione di gas rinnovabili e sostituire il gas nel riscaldamento e nella produzione di energia. Questo programma mira a ridurre la domanda dell’UE di gas russo di due terzi entro la fine dell’anno.

Cosa prevede questo nuovo piano europeo?

Riduzione del consumo di gas fossile

Il piano prevede un’accelerazione sul raggiungimento dei target climatici ed energetici europei, per “rimuovere gradualmente almeno 155 miliardi di metri cubi di consumo di gas fossile, equivalente al volume importato dalla Russia nel 2021. Quasi i due terzi di tale riduzione possono essere raggiunti entro un anno”. Si tratta dell’avvio di piani nazionali per identificare i progetti per accelerare transizione energetica, la definizione di nuovi impianti per le energie rinnovabili “di preminente interesse pubblico” per velocizzare i permessi e iniziative per le installazioni di pannelli fotovoltaici sui tetti e per sviluppare la filiera delle pompe di calore.

Stoccaggi per l’inverno

Entro il prossimo inverno gli Stati membri dovranno triplicare il livello di riempimento degli stoccaggi di gas e la Commissione europea presenterà una proposta legislativa che richiede che gli Stati membri Ue riempiano gli stoccaggi di gas almeno al 90% entro il 1 ottobre di ogni anno. Oggi la media è del 25-30%. La proposta arriverà in aprile, ma gli Stati sono invitati ad “agire subito anche se il processo legislativo è in corso”. Per raggiungere l’obiettivo la Commissione indica incentivi per fornitori e operatori di rete.

Piattaforma congiunta

La Commissione europea apre ad acquisti e stoccaggi comuni di gas, emerge dalla Comunicazione RePower EU. L’esecutivo si propone per coordinare le operazioni di riempimento dei depositi, “ad esempio tramite appalti congiunti”, raccolta di ordini e forniture corrispondenti. Nel documento, la Commissione suggerisce di creare “una piattaforma europea congiunta per la contrattualizzazione della fornitura di gas basata su negoziati bilaterali con i principali produttori”.

Aiuti di Stato

La Commissione europea aprirà presto una consultazione con gli Stati membri dell’Unione europea per proporre un nuovo quadro temporaneo sugli aiuti di Stato, come nella pandemia, per consentire sostegno alla liquidità delle imprese direttamente o indirettamente colpite dalla crisi e a quelle grandi consumatrici di energia. E’ una delle indicazioni della Comunicazione RePower EU.

La presidente della Commissione Ursula von der Leyen ha dichiarato: “Dobbiamo diventare indipendenti dal petrolio, dal carbone e dal gas russi. Semplicemente non possiamo fare affidamento su un fornitore che ci minaccia esplicitamente. Dobbiamo agire ora per mitigare l’impatto dell’aumento dei prezzi dell’energia, diversificare la nostra fornitura di gas per il prossimo inverno e accelerare la transizione verso l’energia pulita. Prima passeremo alle energie rinnovabili e all’idrogeno, combinati con una maggiore efficienza energetica, prima saremo veramente indipendenti e padroneggeremo il nostro sistema energetico. Discuterò le idee della Commissione con i leader europei a Versailles alla fine di questa settimana, e poi lavorerò per implementarle rapidamente con il mio team”.

Frans Timmermans, vicepresidente esecutivo per il Green Deal europeo, ha dichiarato: “È ora di affrontare le nostre vulnerabilità e di diventare rapidamente più indipendenti nelle nostre scelte energetiche. Scattiamoci nell’energia rinnovabile alla velocità della luce. Le energie rinnovabili sono una fonte di energia economica, pulita e potenzialmente infinita e invece di finanziare l’industria dei combustibili fossili altrove, creano posti di lavoro qui. La guerra di Putin in Ucraina dimostra l’urgenza di accelerare la nostra transizione verso l’energia pulita”.

Redazione

Redazione giornalistica composta da esperti di clima e ambiente con competenze sviluppate negli anni, lavorando a stretto contatto con i meteorologi e i fisici in Meteo Expert (già conosciuto come Centro Epson Meteo dal 1995).

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