EuropaNotizie MondoTemperature

Nell’estate bollente dell’Europa più di 20 mila persone sono morte per il caldo estremo

Secondo le ultime stime oltre 20 mila persone sono morte a causa delle ondate di caldo che quest’estate hanno colpito l’Europa, e che secondo gli scienziati sarebbero state praticamente impossibili senza i cambiamenti climatici.

Il bilancio è emerso da un rapporto che ha analizzato i dati ufficiali di Francia, Germania, Spagna e Gran Bretagna, e di conseguenza rappresenta ancora una stima parziale rispetto alle conseguenze delle ondate di caldo che hanno interessato anche altre regioni dell’Europa, compresa l’Italia.

Quella del 2022 è stata l’estate più calda mai registrata, contrassegnata da valori record in particolare nei settori centrali e occidentali del continente. La Spagna si è spinta fino a 44 gradi, nel sud-ovest della Francia la colonnina di mercurio ha raggiunto la soglia dei 42 gradi e persino la capitale del Regno Unito, Londra, ha registrato i primi 40 gradi della sua storia. Il gruppo di scienziati World Weather Attribution ha riferito che temperature così elevate sarebbero state “virtualmente impossibili” senza i cambiamenti climatici.

Le conseguenze sono state molteplici e molto gravi, fino ad arrivare a pericoli concreti per la sopravvivenza stessa di cittadine e cittadini europei. Migliaia di persone sono morte a causa del caldo eccessivo e prolungato.

Secondo l’Office for National Statistics, tra il 1° giugno e il 7 settembre in Inghilterra e in Galles sono stati registrati 3.271 decessi in eccesso, il 6,2% in più rispetto alla media quinquennale. L’analisi non stima in modo specifico i decessi correlati al caldo, ma il numero di decessi è stato in media più elevato nei giorni del periodo caldo rispetto a quelli senza temperature più alte del normale. Sono stati esclusi i decessi per Covid-19.

In Francia, durante i mesi estivi sono stati segnalati 10.420 decessi in eccesso secondo i dati diffusi da Santé Publique France, l’agenzia sanitaria governativa. Uno su quattro di questi decessi, ovvero 2.816, è avvenuto durante una delle tre intense ondate di caldo che hanno colpito il Paese. Si stima che le morti in eccesso siano state superiori del 20% nelle regioni in cui era stata emessa un’allerta di codice rosso per temperature estreme.

In Spagna, l’istituto sanitario statale Carlos III stima che tra giugno e agosto ci siano stati 4.655 decessi attribuibili al caldo. Il Robert Koch Institute, l’agenzia sanitaria del governo tedesco, stima che 4.500 persone siano morte nel paese durante i mesi estivi proprio a causa delle temperature estreme.

I dati sono stati pubblicati di recente dall’agenzia Reuters, che ha spiegato come il caldo impatti sulla salute sia in modo diretto – con colpi di calore che possono danneggiare diversi organi – sia in modo indiretto, andando a innescare altre condizioni, come problemi respiratori o un infarto.
«Considero questa l’ondata di caldo più impattante dal 2003», ha riferito a Reuters Chloe Brimicombe, ricercatrice dell’università di Graz in Austria specializzata nelle ondate di calore.

Un recente rapporto dell’Organizzazione Meteorologica Mondiale ha rivelato che in Europa le temperature sono aumentate a una velocità doppia rispetto alla media globale negli ultimi tre decenni: qui i dati.

Le ultime notizie:

Non è il maltempo che uccide, ma l’immobilismo dei decisori e decenni di sfruttamento del territorio

L’Arabia Saudita e la strategia per ancorare il mondo al petrolio e ai fossili

Redazione

Redazione giornalistica composta da esperti di clima e ambiente con competenze sviluppate negli anni, lavorando a stretto contatto con i meteorologi e i fisici in Meteo Expert (già conosciuto come Centro Epson Meteo dal 1995).

Articoli correlati

Pulsante per tornare all'inizio