Filippo di Edimburgo, il WWF: «Fautore dell’incontro tra ambientalismo e religione»
Il principe Filippo di Edimburgo, marito della Regina Elisabetta d'Inghilterra, è morto ieri all'età di 99 anni: fu presidente del WWF Internazionale dal 1981 al 1996
Il principe Filippo di Edimburgo, morto ieri all’età di 99 anni, ha sempre dimostrato grande sensibilità ai temi ambientali. Il marito della Regina Elisabetta d’Inghilterra fu infatti presidente del WWF Internazionale dal 1981 al 1996, di cui ora era presidente emerito. Fu anche il primo presidente del WWF-UK, dalla sua fondazione nel 1961 al 1982. Nel 1970 il WWF ha intitolato a lui il suo più alto premio di conservazione, il Duke of Edinburgh Conservation Award, per riconoscere e incoraggiare risultati significativi nel campo ambientale globale.
We express our condolences on the passing away today of HRH The Duke of Edinburgh, President Emeritus of WWF International. Prince Philip’s lifelong passion for the environmental cause will continue to guide us as we work to protect and restore nature for people and the planet. pic.twitter.com/oazxVlEF1u
— WWF (@WWF) April 9, 2021
Principe Filippo di Edimburgo, il ricordo di WWF Italia: «La sua scomparsa lascia un grande vuoto»
Il principe Filippo di Edimburgo raccontato attraverso i ricordi di Fulco Pratesi, Presidente Onorario e tra i fondatori del WWF Italia: «Col primo Presidente del WWF Internazionale ho avuto modo di avere spesso incontri e di ammirare la sua semplicità, il suo humour. Il nostro comune passato di cacciatori pentiti e l’amore per la natura mi consentirono di frequentarlo spesso. Ricordo negli anni 70 un’escursione al Parco Nazionale d’Abruzzo dove arrivò con un solo collaboratore e abitò con noi in un Motel Agip che preferì al Grand Hotel dove abitavano i turisti ricchi. In una delle visite al WWF di Roma – prosegue Pratesi – ci disse che se fosse stato distrutto il Colosseo, disponendo di disegni e rilievi, si sarebbe potuto in qualche modo ricostruirlo. Se si fosse estinto il rinoceronte indiano (allora in grave pericolo) nemmeno Dio avrebbe potuto rifarlo».
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Chiosa finale sul ruolo ricoperto dal Duca di Edimburgo nel dialogo tra associazioni ambientaliste e religione: «Fautore dell’incontro tra i movimenti ambientalisti e le grandi religioni monoteiste – ricorda Pratesi -, venne in Italia anche in occasione del grande incontro interreligioso organizzato dal WWF ad Assisi nel 1986. La sua scomparsa lascia un grande vuoto nel WWF», conclude.