
Il Giappone ha recentemente annunciato un piano audace per ridurre le proprie emissioni di gas serra del 60% entro il 2035, rispetto ai livelli del 2013. Questo impegno rappresenta un passo significativo nella lotta globale contro il cambiamento climatico e posiziona il Giappone come un leader nella transizione verso un futuro a basse emissioni di carbonio.
Per raggiungere questo obiettivo, il Giappone sta implementando una serie di strategie che coinvolgono vari settori economici. La transizione energetica è al centro di questo piano, con un aumento dell’adozione di fonti rinnovabili come l’energia solare ed eolica. Inoltre, il Giappone sta investendo nella ricerca di tecnologie per l’energia nucleare di nuova generazione. Iniziative per migliorare l’efficienza energetica sono già in corso, mirate a edifici, industria e trasporti. Ad esempio, vengono adottati standard più rigorosi per gli elettrodomestici e si promuovono edifici a energia zero. La mobilità sostenibile è un altro pilastro, con un focus sull’adozione di veicoli elettrici e ibridi, insieme a infrastrutture adeguate come stazioni di ricarica per EV.
Nonostante l’ambizione del piano, il Giappone deve affrontare notevoli sfide. La dipendenza dai combustibili fossili rappresenta un ostacolo significativo, poiché il paese importa una grande quantità di combustibili per soddisfare la domanda energetica. Inoltre, l’accettazione pubblica dell’energia nucleare potrebbe essere complicata, soprattutto dopo l’incidente di Fukushima del 2011.
Il settore privato giapponese gioca un ruolo cruciale nel raggiungimento degli obiettivi climatici. Sempre più aziende stanno adottando pratiche sostenibili e investendo in tecnologie verdi. Ad esempio, le case automobilistiche giapponesi stanno accelerando lo sviluppo di veicoli elettrici per rispondere alla crescente domanda di mobilità sostenibile.