L’iceberg più grande del mondo continua a tenere tutti con il fiato sospeso: le correnti marine lo stanno trasportando contro la Georgia del Sud, un’arcipelago britannico situato nell’Atlantico meridionale. Si teme che l’iceberg possa entrare effettivamente in collisione con la terraferma, con conseguenze disastrose per l’ecosistema.
Il gigantesco iceberg si è staccato dalla banchisa di ghiaccio antartica Larsen C il 12 luglio del 2017. Nei primi 2 anni l’iceberg è rimasto nelle vicinanze della banchisa, ostacolato dai ghiacci marini. Poi questo iceberg gigantesco, chiamato A-68a, ha preso il largo e ora si trova a soli 350 chilometri dalla terraferma. Le sue dimensioni sono paragonabili a quelle della Georgia del Sud: si stima infatti che l’iceberg che sia grande circa 4.700 chilometri quadrati, praticamente 3 volte e mezzo la città di Roma.
L‘iceberg potrebbe arenarsi nelle acque più basse che circondano le isole, mettendo in serio pericolo gli animali, sia quelli che abitano nei fondali, che gli animali che usano la terraferma come base per tutti gli spostamenti. Parliamo di pinguini e foche, a cui verrebbe a mancare lo sbocco sul mare, indispensabile per la caccia.
Non sarebbe la prima volta: un altro iceberg (l’A38) si è incagliato nelle acque della Georgia del Sud nel 2004, provocando la morte di molti cuccioli di pinguino e di foca. Ora si teme che questo possa ripetersi. Secondo gli esperti, se l’iceberg dovesse effettivamente incagliarsi nelle acque della Georgia del Sud, potrebbe restarci per i prossimi 10 anni.
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