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Il riscaldamento globale prosegue la sua corsa anche con La Niña

In genere La Niña abbassa la temperatura globale di un paio di decimi di grado Celsius ma in questa fase non sembra sortire effetti

Il riscaldamento globale non arresta la sua corsa. Gli ultimi 15 anni si sono riscaldati a un ritmo doppio rispetto ai 40 anni precedenti e gennaio 2025 è stato il mese più caldo di sempre, con temperature superiori di ben 1,7°C rispetto ai livelli preindustriali. Nemmeno la presenza de La Niña è riuscita a sortire qualche effetto positivo. La Niña, infatti, tende solitamente a smorzare gli effetti del riscaldamento globale, rendendo i record di temperatura molto meno probabili.

Il fenomeno climatico ciclico El Niño è ormai terminato e ha preso il via una fase fredda inversa, La Niña. Il raffreddamento di vaste aree del Pacifico orientale durante questo fenomeno ha infatti effetti a catena sui modelli meteorologici atmosferici, arrivando ad alterare anche i venti prevalenti in tutto il mondo.

Questa reazione atmosferica contribuisce anche ad amplificare le variazioni della temperatura superficiale del mare e degli oceani. In genere, La Niña provoca un abbassamento della temperatura globale di circa due decimi di gradi Celsius. Nel 2024, il Pacifico è passato da condizioni moderate di El Niño a una debole La Niña. Tuttavia, sembra che questa volta questo fenomeno ciclico non sia sufficiente a fermare il riscaldamento globale, nemmeno temporaneamente.

Gli scienziati sottolineano che in ogni caso ogni ciclo di El Niño e La Niña è unico. Dopo una La Niña dal “triplo tuffo” e sorprendentemente lunga a partire dal 2020, anche il Niño che si è sviluppato nel 2023 è stato insolito, faticando a distinguersi da mari globalmente caldi.

Sebbene questo gennaio particolarmente caldo non sia necessariamente motivo di allarme immediato, suggerisce però che le fasi di “raffreddamento naturale” come La Niña potrebbero diventare meno efficaci nel compensare temporaneamente l’impatto dell’aumento dei livelli di gas serra sulle temperature globali.

Redazione

Redazione giornalistica composta da esperti di clima e ambiente con competenze sviluppate negli anni, lavorando a stretto contatto con i meteorologi e i fisici in Meteo Expert (già conosciuto come Centro Epson Meteo dal 1995).

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