L’India, il terzo più grande inquinatore di carbonio al mondo, ha finalmente approvato nuovi obiettivi per ridurre le emissioni di riscaldamento del pianeta, oltre un anno dopo dalla scadenza fissata dalle Nazioni Unite sull’aggiornamento dei programmi. Mercoledì il gabinetto federale indiano ha approvato i nuovi impegni nazionali, noti come contributi determinati a livello nazionale (NDC).
India, approvati i nuovi impegni climatici sulla riduzione delle emissioni
I nuovi obiettivi climatici nazionali impegnano l’India a ridurre l’intensità delle emissioni dal suo PIL del 45% rispetto al livello del 2005 nei prossimi 7 anni, un aumento del 10% rispetto al precedente impegno fissato nel 2016. L’India si impegna inoltre a soddisfare la metà della sua domanda energetica da fonti rinnovabili, come solare ed eolico, entro il 2030. Anche qui si parla di un aumento del 40% rispetto al precedente obiettivo, che il governo afferma di aver raggiunto nel dicembre 2021. L’NDC aggiornato sarà ora presentato alla Convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici (UNFCCC).
Ricordiamo che in base all’accordo di Parigi, le parti sono tenute ad aggiornare i propri obiettivi climatici a lungo termine ogni 5 anni, mostrando maggior ambizione man mano che gli impatti della crisi climatica peggiorano. L’India è l’ultimo dei cinque maggiori emettitori mondiali ad aggiornare i propri obiettivi. Il Governo, inoltre, si è impegnato a raggiungere emissioni zero entro il 2070, ovvero con 20 anni di ritardo rispetto ai tempi calcolati dagli scienziati.
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