I cittadini di Berlino chiedono un centro libero dalle macchine: l’iniziativa
Il centro di Berlino potrebbe trasformarsi nell’area urbana libera dalle auto più grande del mondo.
L’idea, presentata da un gruppo di attivisti, è stata accolta con favore da una larga parte dei cittadini di Berlino, raccogliendo oltre 50 mila firme, più del doppio di quelle necessarie a presentare la proposta alle istituzioni.
Il progetto è ambizioso, e punta a ridurre emissioni e inquinamento e a rendere più sicure le strade, chiudendole al traffico delle auto private all’interno della Berliner Ringbahn, ovvero tutta l’area centrale di Berlino delimitata dalla linea ferroviaria che le gira intorno. Si tratta di una superficie di 88 km quadrati:
L’iniziativa prevede che siano solo le auto private ad essere eliminate dalle strade del centro: i servizi di emergenza sarebbero esenti dallo stop, così come anche le auto a noleggio il cui utilizzo verrebbe tuttavia limitato a un massimo di 12 viaggi all’anno a persona. Anche chi dipende dalla propria auto per lavoro o per mobilità ridotta potrà continuare a utilizzarla.
«Il nostro obiettivo è quello di ridurre l’uso dell’auto privata ai soli viaggi necessari», spiegano i promotori dell’iniziativa “Berlin Autofrei”: «in questi tempi di cambiamento climatico e di spazi sempre più scarsi nelle città, abbiamo bisogno di una trasformazione dei trasporti che sia efficace e socialmente equa».
Keine Lust, die Torstraße entlangzufahren? Kein Wunder!
Derzeit ist sie eine laute, verkehrsreiche, sechsspurige Straße…Pubblicato da Volksentscheid Berlin autofrei su Domenica 17 ottobre 2021
Liberare il centro di Berlino dalle auto private concederebbe più spazio e sicurezza a pedoni e ciclisti, affermano gli attivisti, e permetterebbe di rafforzare il sistema di trasporto pubblico.
Perché la proposta venga messa in atto c’è ancora un po’ di strada da fare, ma dato il grande successo ottenuto al primo step gli organizzatori si dicono ottimisti. Il processo prevede che vengano raccolte 170 mila firme e poi la palla passerà alle istituzioni: se non attueranno la proposta, la questione verrà posta al voto.
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