Greta Thunberg contro l’inerzia della politica
La giovane attivista svedese appoggia i giovani che protestano contro l'inazione dei politici nei confronti dell'imminente crisi climatica
I cambiamenti climatici sono entrati finalmente al centro del dibattito politico nazionale e internazionale anche grazie a lei: Greta Thunberg. La giovane attivista svedese con la sua sfrontatezza ha ricordato a tutti, senza mezze parole, che se non si agisce oggi, non avremo un domani. Greta in queste settimane sta girando il mondo per motivare chiunque protesti contro l’inerzia della politica e la mancanza di una linea d’azione concreta nella lotta ai cambiamenti climatici e al riscaldamento globale.
Il suo intervento in Italia è stato un successo. Greta è stata accolta in Senato lo scorso 18 aprile, scuotendo i politici italiani al grido: “Ci state rubando il futuro”. Agli adulti di oggi Greta ha rivolto parole dure: “Ci avete mentito, ci avete dato false speranze, ci state rubando il futuro. Servono cambiamenti epocali perché la data del 2030, il punto di non ritorno, potrebbe anche arrivare prima. Molti si congratulano con me ma io non so di che cosa stanno parlando. C’è poco da congratularsi se non si fa nulla per risolvere la situazione. Non vengo a farmi i selfie con voi ma affinché voi possiate cambiare le cose perché la nostra generazione si possa rimpossessare dei propri sogni e delle proprie speranze” ha dichiarato la giovane attivista svedese.
Qualche giorno dopo Greta ha raggiunto Londra. “Insieme stiamo facendo la differenza”: così Greta si è rivolta a una folla di militanti ambientalisti, perlopiù appartenenti al movimento Extinction Rebellion, nel giorno di Pasqua a Londra. Qui i manifestanti hanno protestato per 10 giorni bloccando le strade e opponendo resistenza passiva all’arresto. “Per troppo tempo i politici e le persone al potere se la sono cavata senza fare nulla di nulla per combattere la crisi climatica e la crisi ambientale”, ha tuonato la 16/enne fondatrice del movimento Global Strike for Future. “Ma faremo in modo che d’ora in poi non se la cavino più”.
“L’umanità è a un bivio: dobbiamo scegliere oggi il nostro futuro”
Parlare di lotta ai cambiamenti climatici oggi è come promettere nel ’62 di andare sulla Luna. Greta ne ha fatto riferimento nel suo discorso al Senato: allora l’annuncio di Kennedy aveva lasciato molti increduli e dubbiosi ma, alla fine, questo ambizioso progetto è stato realizzato. Così, Greta si auspica che una volta trovata la volontà di raggiungere un obiettivo, ci sia la determinazione di agire entro delle date precise. Resta molto da fare e il tempo passa. Mancano pochi anni per poter correggere il tiro ed evitare la catastrofe: il cambiamento climatico non è una minaccia lontana ma anzi, è vicinissima. L’importanza di parlare, discutere e manifestare per il clima serve a informare l’opinione pubblica e esercitare pressione sui decisori politici.
Sembra però che qualcosa si sta muovendo. Pochi giorni fa il Regno Unito ha deciso di dichiarare l’emergenza climatica. Si tratta di un gesto simbolico per riconoscere formalmente l’esistenza di una crisi climatica e ambientale: il Regno Unito è il primo Paese al mondo ad intraprendere questa iniziativa. Un’azione che Greta aveva chiesto a gran voce perché “non possiamo risolvere un’emergenza senza trattarla come tale“.