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L’1 e il 2 marzo in Gabon si svolgerà One Forest Summit, il vertice focalizzato sulla conservazione della biodiversità

La sfida sarà conciliare protezione e sviluppo economico della foresta amazzonica, del bacino del Congo e delle foreste tropicali del sud-est asiatico

L’1 e il 2 marzo saranno due giornate molto importanti per la tutela dell’ambiente: a Libreville, capitale del Gabon, si svolgerà One Forest Summit. Si tratta di un vertice focalizzato sulla conservazione della biodiversità, che vuole promuovere la solidarietà tra i 3 grandi bacini forestali su scala globale: la foresta amazzonica, il bacino del Congo e le foreste tropicali del sud-est asiatico. Durante la COP27 del novembre 2022 a Sharm el-Sheikh, il Presidente della Repubblica del Gabon Ali Bongo Ondimba e il Presidente della Repubblica francese Emmanuel Macron, avevano preannunciato l’evento definendo la protezione di queste aree una questione globale. Sequestrando milioni di tonnellate di CO2 svolgono un ruolo fondamentale nella regolazione del clima, ospitando tesori di biodiversità sia come flora che come fauna; in più fungono da cuscinetto tra le società umane e i cicli microbici degli spazi selvaggi, svolgendo un ruolo chiave nel prevenire l’insorgenza di nuove epidemie.

Il Summit riunirà Capi di Stato e Ministri dei 3 continenti e affronterà i temi legati alla conservazione a seguito dello storico accordo raggiunto a Montreal sulla tutela della biodiversità; alla COP15 di Montréal era stato dato il via al piano “30 by 30” che si impegnava a proteggere il 30% del Pianeta, a ripristinare il 30% delle aree marine e terrestri degradate e a riconoscere i diritti dei popoli indigeni, custodi ad oggi dell’80% della biodiversità residua sulla Terra, il tutto entro il 2030. Lo scopo principale del One Forest Summit sarà dimostrare che protezione delle foreste e sviluppo economico dei Paesi forestali sono due obiettivi conciliabili: gestire una foresta in modo sostenibile consente sia di preservare i servizi ecosistemici forniti all’umanità sia di aumentarne il valore aggiunto economico per i Paesi forestali e le popolazioni locali.

Foresta, ATIBT

La sfida sarà proprio quella di conciliare protezione delle foreste e sviluppo economico con l’aiuto di scienziati, imprenditori, investitori e ONG che proporranno soluzioni scientifiche ed economiche. Quasi il 90% del Gabon è coperto da foresta pluviale e il Paese a partire dal 2000, ha creato ben 13 parchi nazionali. Queste foreste sono tra le più importanti al mondo: assorbendo grandi quantità di anidride carbonica prodotta dalle attività umane, rallentano il ritmo del riscaldamento globale. Il Gabon si è impegnato volontariamente a proteggere un terzo dei suoi spazi naturali, sia terrestri che marittimi; preparandosi da più di un decennio all’era post-petrolifera ha adottato un modello economico che combina sviluppo industriale e gestione sostenibile delle sue risorse naturali, come dimostra lo sfruttamento del legname, di cui è uno dei principali produttori mondiali.

Gabon, ATIBT

Obiettivo del One Forest Summit sarà quindi fornire soluzioni molto concrete per consentire di trarre benefici economici da politiche più protettive, sviluppando settori più sostenibili per prodotti che saranno venduti a prezzi più elevati sui mercati internazionali con maggiore beneficio per le popolazioni locali. Settori del genere esistono già: è il caso del legno per la costruzione e ristrutturazione degli edifici che costituisce una soluzione innovativa per ridurre l’impronta di carbonio delle infrastrutture. Anche i prodotti alimentari dell’agroforestazione e di altre pratiche responsabili hanno un grande potenziale: caffè, cacao, gomma, ecc. La sfida sarà sostenere questi settori per supportare la loro espansione e stimolare la domanda di questi prodotti o materiali, in particolare in linea con la nuova politica europea per combattere la deforestazione importata. A Libreville sarà organizzato un forum economico per le foreste volto ad accelerare lo sviluppo di questi settori, grazie alla condivisione di conoscenze, esperienze tecniche, formazione e nuove opportunità di partenariati economici.

Anche i privati ​​avranno un ruolo importante da svolgere in questo senso attraverso i “crediti di carbonio”: un’azienda che vuole contribuire alla lotta al riscaldamento globale potrà investire in progetti che aumentano la capacità nette di sequestro della foresta, ad esempio attraverso progetti di ripristino del territorio o di rimboschimento. Alcune aree della foresta sono ancora intatte e rappresentano riserve vitali di carbonio o biodiversità che devono essere protette nell’ambito di parchi o riserve della biosfera. Il vertice di Libreville consentirà di avviare meccanismi innovativi per finanziare queste aree protette.

 

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ATIBT, associazione che promuove il commercio sostenibile, etico e legale del legname tropicale come risorsa naturale e rinnovabile, sarà presente l’1 e il 2 marzo a fianco degli attori impegnati in una riflessione globale sulla gestione sostenibile delle foreste tropicali. Questa attività è fondamentale per lo sviluppo socio-economico dei paesi produttori e per i Paesi consumatori è una preziosa fonte di materie prime destinate a vari usi industriali.

Stefania Andriola

Lavoro in redazione da febbraio 2010. Mi piace definirmi “giornalista, scrittrice e viaggiatrice”. Adoro viaggiare, conoscere culture diverse; amo correre, andare in bicicletta, fare lunghe passeggiate ma anche leggere un buon libro. Al mattino mi sveglio sempre con un’idea: cercare di aggiungere ogni giorno un paragrafo nuovo e interessante al libro della mia vita e i viaggi riempiono le pagine che maggiormente amo. La meteorologia per me non è solo una scienza ma è una passione e un modo per ricordarmi quanto siamo impotenti di fronte alle forze della natura. Non possiamo chiudere gli occhi e dobbiamo pensare a dare il nostro contributo per salvaguardare il Pianeta. Bastano piccoli gesti.

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