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Scopriamo l’Ocean Plastic Innovation Challenge

Il concorso per la ricerca di soluzioni innovative volte ad affrontare il problema legato all'utilizzo della plastica usa e getta nel mondo

National Geographic e Sky Ocean Ventures a febbraio 2019 hanno lanciato il concorso Ocean Plastic Innovation Challenge volto alla ricerca di soluzioni innovative per affrontare il problema legato all’utilizzo della plastica usa e getta nel mondo. Ogni anno oltre 9 milioni di tonnellate di rifiuti di plastica finiscono negli oceani e se non si corre ai ripari, questo numero entro il 2025 dovrebbe quasi raggiungere i 17 milioni di tonnellate all’anno. L’Ocean Plastic Innovation Challenge si è concentrato su 3 modi strategici per affrontare questa crisi: progettare alternative alla plastica monouso, creare opportunità in modo che le industrie affrontino i rifiuti di plastica lungo le catene di approvvigionamento e comunicare efficacemente la necessità di agire attraverso la visualizzazione dei dati. I vincitori per ciascuna delle 3 categorie, sono stati selezionati da un gruppo di quasi 300 team provenienti da tutto il mondo e condivideranno il premio di 300.000 dollari per implementare i loro progetti volti a ridurre la quantità di plastica monouso negli oceani. Sul podio sono finiti 3 team provenienti da Cile, Francia e Germania.

Foto di Emilian Robert Vicol da Pixabay

Algramo (Cile) ha vinto nella categoria “economia circolare”: sta sviluppando una tecnologia per la distribuzione-packaging che consentirà ai principali brand di largo consumo di vendere i loro prodotti utilizzando materiali riciclabili e convenienti, con costi più bassi possibile. Qwarzo (Francia) è salita sul podio per la categoria “progettazione”: si è impegnata con una tecnologia innovativa che produce un materiale biodegradabile, compostabile e riciclabile al 100% che potrà essere utilizzato per sostituire completamente e a costi ridotti la plastica monouso utilizzata per molti prodotti tipo cucchiaini da caffè, stoviglie e cannucce. Per la categoria “visualizzazione dati” si è classificata #Perpetualplastic (Germania) che produce delle sculture utilizzando flip-flop di plastica portate dalla corrente sulle spiagge di Bali. Queste sculture rappresentano i percorsi e i destini di tutta la plastica prodotta.

Foto di Gerd Altmann da Pixabay

“La passione, la dedizione e l’ingegnosità dei vincitori del National Geographic e Sky Ocean Plastic Innovation Challenge ci danno la certezza di poter invertire la tendenza sul problema dei rifiuti di plastica”, ha dichiarato Mike Ulica, Presidente della National Geographic Society. “Siamo orgogliosi di supportare questi innovatori come parte del nostro impegno a investire in soluzioni che porteranno a cambiamenti significativi per il futuro dei nostri oceani”. La Ocean Plastic Innovation Challenge è una parte importante dell’iniziativa “Pianeta o Plastica?” di National Geographic, uno sforzo globale per ridurre in modo significativo la quantità di plastica monouso che raggiunge l’oceano aumentando la consapevolezza, elevando la scienza e l’istruzione, promuovendo l’innovazione e stimolando l’azione.

Stefania Andriola

Lavoro in redazione da febbraio 2010. Mi piace definirmi “giornalista, scrittrice e viaggiatrice”. Adoro viaggiare, conoscere culture diverse; amo correre, andare in bicicletta, fare lunghe passeggiate ma anche leggere un buon libro. Al mattino mi sveglio sempre con un’idea: cercare di aggiungere ogni giorno un paragrafo nuovo e interessante al libro della mia vita e i viaggi riempiono le pagine che maggiormente amo. La meteorologia per me non è solo una scienza ma è una passione e un modo per ricordarmi quanto siamo impotenti di fronte alle forze della natura. Non possiamo chiudere gli occhi e dobbiamo pensare a dare il nostro contributo per salvaguardare il Pianeta. Bastano piccoli gesti.

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