Koala e canguri a rischio
In Australia è strage di questi animali a causa di siccità, incendi e caccia
Koala e canguri non se la stanno passando troppo bene in Australia. Un grave periodo di siccità e un centinaio di incendi hanno di recente devastato il sud-est della costa con le fiamme che hanno distrutto migliaia di ettari di territorio. “Wallaby, canguri, daini possono fuggire perché sono in grado di correre, i koala no” ha dichiarato un vigile del fuoco. Molti esemplari di koala sono stati in grado di sopravvivere salendo sulle cime degli alberi e arricciandosi a palla: così facendo anche se parte del loro pelo si brucia, riescono a salvarsi e il pelo poi ricresce. Se il fuoco però non viene contenuto in poco tempo, intere colonie rischiano di morire. I koala sono elencati come specie vulnerabile ai sensi della legge sulla protezione dell’ambiente e della biodiversità: la loro sopravvivenza viene costantemente minacciata anche dalla distruzione del loro habitat per motivi legati all’agricoltura e dal passaggio di automobili e cani.
La pesante siccità che attanaglia il Paese sta causando anche numerose morti per fame di canguri. Si stima che alcune specie abbiano già subito perdite milionarie e che quelle rimanenti siano alla disperata ricerca di cibo. Katherine Moseby ecologa dell’università del New South Wale ha dichiarato che molti di questi animali sono stati visti entrare nei bagni pubblici e mangiare carta igienica, mentre altri sono stati avvistati mentre si nutrivano degli stomaci dei loro simili deceduti, uno spettacolo allarmante e terribile. Inoltre la LAV ha denunciato che ogni anno sono oltre 2 milioni e 300000 i canguri che vengono uccisi, 44 milioni solo negli ultimi 18 anni. La strage silenziosa dell’animale-icona di un intero continente avviene con l’avallo del governo australiano che ne ha consentito la caccia dando vita a una vera e propria filiera commerciale per la vendita di pelli e carni.