AtmosferaEsteroPolitiche

La Cina fa un passo importante: stop alle centrali a carbone all’estero

L'annuncio è arrivato in occasione dell'Assemblea generale delle Nazioni Unite. In termini di dipendenza dal carbone c'è però ancora molto da lavorare

La Cina non costruirà più nessuna centrale a carbone all’estero. L’annuncio del presidente Xi Jinping è arrivato in occasione dell’Assemblea generale delle Nazioni Uniti, tenutasi a New York. La mossa del Governo cinese è certamente significativa e potrebbe rivelarsi fondamentale nel percorso verso la neutralità climatica. La Cina infatti è il più grande emettitore di gas serra al mondo nonché uno dei principali finanziatori. Rimane però da risolvere il problema delle centrali a carbone all’interno dei confini nazionali, che purtroppo continuano ad aumentare.

Cina, nel 2019 le emissioni di gas serra hanno superato quelle di tutti i Paesi OCSE

La Cina dice stop alle centrali a carbone all’estero e intensifica il proprio sostegno ai Paesi in via di sviluppo nella produzione di energia verde

La Cina dunque non finanzierà più progetti di centrali a carbone all’estero e assicura inoltre di voler intensificare il proprio sostegno ai Paesi in via di sviluppo nella produzione di energia sostenibile. La notizia è stata accolta con grande entusiasmo da Alok Sharma, presidente della prossima COP26 che si terrà a Glasgow a novembre.

Non sono stati forniti ulteriori dettagli, quindi non è dato sapere da quando avrà effetto e se riguarderà anche i nuovi progetti approvati ma non ancora realizzati. La Cina, infatti, ha finanziato progetti di carbone in paesi come l’Indonesia e il Vietnam nell’ambito di un enorme progetto infrastrutturale noto come iniziativa Belt and Road: treni, strade, porti e centrali a carbone in numerosi paesi, molti dei quali in via di sviluppo. Tuttavia, per la prima volta in diversi anni, non ha finanziato alcun progetto sul carbone nella prima metà del 2021.

Un passo potenzialmente fondamentale nella riduzione delle emissioni globali ma ancora poco significativo nella dipendenza dal carbone

Per quanto riguarda l’abbattimento delle emissioni globali di gas serra, l’annuncio della Cina non può che fare ben sperare ma purtroppo in termini di dipendenza dal carbone cambia poco. La metà del carbone bruciato nel mondo viene infatti bruciato in Cina, la quale sta ancora costruendo nuove centrali a carbone con una durata di 40-50 anni. Sostanzialmente rimane da chiedersi quando la Cina deciderà di abbattere la propria dipendenza dal carbone al fine di realizzare il grande obiettivo annunciato un anno fa: la neutralità climatica entro il 2060.

Leggi anche:

Koala sempre più a rischio estinzione: allarmanti notizie dall’Australia

Tutti i vantaggi di un futuro a zero emissioni nel COP26 Future We Want Project

Stop al carbone, La Spezia anticipa i tempi: la centrale Enel potrebbe chiudere tra pochi mesi

Redazione

Redazione giornalistica composta da esperti di clima e ambiente con competenze sviluppate negli anni, lavorando a stretto contatto con i meteorologi e i fisici in Meteo Expert (già conosciuto come Centro Epson Meteo dal 1995).

Articoli correlati

Pulsante per tornare all'inizio