Le grandi banche continuano a finanziare il settore delle fonti fossili: 4600 miliardi di dollari in 6 anni
Oltre 4600 miliardi di dollari in sei anni: lo rileva il nuovo report “Banking on Climate Chaos“, pubblicato da parte di sei organizzazioni non governative
Sessanta tra le più importanti banche del mondo hanno finanziato il settore delle fonti fossili con circa 4.600 miliardi di dollari. Il tutto in soli 6 anni.
Questi numeri eclatanti arrivano dal nuovo report “Banking on Climate Chaos“, pubblicato da parte di sei organizzazioni non governative: Rainforest Action Network, BankTrack, Sierra Club, Indigenous Environmental Network, Oil Change International e Reclaim Finance.
?Breaking: New #BankingonClimateChaos report shows the world’s 60 largest banks pumped USD 4.6 TRILLION into the #fossilfuel industry since 2016, with $742 bln in 2021 alone
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By @ran @BankTrack @IENearth @PriceofOil @ReclaimFinance @SierraClub @urgewald pic.twitter.com/6GNczdLxeI— BankTrack (@BankTrack) March 30, 2022
Si tratta dell’analisi più completa sul finanziamento da parte del settore bancario ai combustibili fossili fino ad oggi. Nel 2021, nonostante le promesse, diverse banche hanno continuato a versare miliardi nell’espansione dei combustibili fossili.
Dal 2015 al 2021, ossia dopo l’adozione dell’Accordo di Parigi, le 60 maggiori banche private del mondo hanno finanziato combustibili fossili con 4,6 trilioni di dollari, di cui 742 miliardi nel solo 2021. Il finanziamento dei combustibili fossili nel 2021 è rimasto al di sopra dei livelli del 2016, quando è stato firmato l’Accordo. Di particolare importanza è la notizia che le 60 banche prese in considerazione nel rapporto, l’anno scorso hanno incanalato 185,5 miliardi di dollari nelle 100 società che sono maggiormente responsabili dell’espansione del settore dei combustibili fossili.
Quattro banche americane tra i principali finanziatori delle fonti fossili
Il rapporto mostra che il finanziamento complessivo dei combustibili fossili rimane dominato da quattro banche statunitensi, con JPMorgan Chase, Citi, Wells Fargo e Bank of America che insieme rappresentano un quarto di tutto il finanziamento dei combustibili fossili identificato negli ultimi sei anni.
JPMorgan Chase rimane il peggior finanziatore mondiale della crisi climatica, mentre Wells Fargo, Mizuho, MUFG e tutte e cinque le banche canadesi sono state tra quelle che hanno aumentato i loro finanziamenti fossili dal 2020 al 2021.
Nel pieno della crisi energetica dovuta anche alla guerra in Ucraina, i dati rivelano che JPMorgan Chase è il più grande banchiere per Gazprom, il colosso energetico statale russo, sia guardando agli ultimi 5 anni che relativamente allo scorso anno. JPMorgan Chase ha infatti fornito a Gazprom 1,1 miliardi di dollari di finanziamenti per combustibili fossili nel 2021.
I finanziamenti dell’estrazione del carbone sono guidati dalle banche cinesi, con China Everbright Bank e China CITIC Bank come le peggiori nel 2021. L’anno scorso le grandi banche hanno fornito complessivamente 17,4 miliardi di dollari al settore.
Continua ad avanzare anche la spinta delle banche cinesi, con China Merchants Bank e Ping An Group in testa, verso l’energia a carbone con circa 44 miliardi di dollari di finanziamenti: si tratta di un dato particolarmente allarmante dato che il carbone deve essere eliminato in questo decennio per evitare una catastrofe climatica come ci hanno illustrato gli scienziati nell’ultimo capitolo del rapporto IPCC.