La capitale dell’Indonesia non sarà più Giacarta a causa della crisi climatica. Il parlamento indonesiano ha approvato ufficialmente il trasferimento della capitale da Giacarta a Nusantara, a circa 2000 chilometri di distanza su un’isola del Borneo.
Giacarta è una metropoli con grandi criticità infrastrutturali ed è minacciata gravemente dall’innalzamento del livello del mare. Secondo diversi studi entro il 2050 un terzo della città potrebbe finire sommersa dall’acqua. L’ormai ex capitale è stata colpita da numerose inondazioni e conta ben 30 milioni di abitanti.
Alla fine del 2019 il presidente dell’Indonesia Joko Widodo propose lo spostamento della capitale. La pandemia ha poi ritardato la decisione finale.
Saya mengumumkan bahwa nama Ibu Kota Negara baru adalah ‘Nusantara’. Nama ini merupakan pilihan Presiden Joko Widodo dan telah mendapatkan persetujuan dari DPR RI..
Nusantara merupakan konseptualisasi dari seluruh wilayah kepulauan Indonesia yang disatukan oleh lautan… pic.twitter.com/GYIZQudDWQ
— Suharso Monoarfa (@Suharso_M) January 19, 2022
Cambio di capitale in Indonesia: gravi ripercussioni sulla biodiversità e le foreste
La nuova capitale dell’Indonesia si estenderà per circa 56.180 ettari nella provincia del Kalimantan orientale, nella settore indonesiano del Borneo. In questa zona si trova uno degli hot-spot di biodiversità più importanti al mondo.
La legge, approvata la scorsa settimana, prevede un ambizioso progetto da 32,5 miliardi di dollari. Secondo il presidente indonesiano la nuova capitale avrà una funzione centrale e sarà un simbolo dell’identità della nazione, oltre a un nuovo centro economico.
Il piani per trasferire il governo lontano da Giacarta, affetta da alti livelli di smog e inondazioni, necessiterebbe di circa 200 mila ettari di superficie, ora quasi tutti coperti da foreste e non lontano da due riserve naturali.
Lo spostamento della capitale avrebbe grosse ripercussioni sul Borneo con moltissimi alberi abbattuti e animali che perderebbero il proprio habitat naturale. La superficie forestale si potrebbe ridurre addirittura del 12%.