Oceani caldi ed eventi estremi: un legame strettissimo
Le temperature da record delle acque oceaniche spiegherebbero gli uragani in Atlantico, i temporali negli Usa e gli incendi in Australia
Oceani sempre più caldi causano eventi estremi con maggiore frequenza e pericolosità. Ad affermarlo sono i risultati di alcune recenti ricerche. Risultati pubblicati in questi giorni sulla piattaforma di news Bloomberg.com. La paura per l’emergenza coronavirus dilaga. Ma non dobbiamo per questo dimenticare che incombe anche un altro, gravissimo problema. Il riscaldamento globale. E gli oceani sono la miglior cartina di tornasole a tale scopo. L’acqua del mare, infatti, immagazzina e trattiene il calore in quantità di gran lunga maggiore rispetto all’atmosfera.
Negli ultimi sei anni si sono registrate le temperature oceaniche più elevate
Che l’acqua degli oceani sia sempre più calda lo dimostra un dato preciso. Il fatto, cioè, che i cinque anni con le temperature dell’acqua marina più calda della storia siano collocati proprio tra il 2014 e il 2020. “Questo fatto è correlato ai cambiamenti climatici”, dice Jennifer Francis, ricercatore presso il Woods Hole Research Center del Massachusetts. Marzo 2020 ha registrato il secondo livello più alto per quanto riguarda le temperature del mare dal 1880.
Oceani molto caldi sono alla base degli eventi estremi degli ultimi mesi
Il riscaldamento continuo delle acque del mare rappresenta una grande preoccupazione per tutta la comunità scientifica. La maggior parte degli studiosi sostiene infatti che esso sarà alla base di un numero sempre maggiore di eventi estremi. Secondo i Centri nazionali statunitensi per le informazioni ambientali (U.S. National Centers for Environmental Information) nel mese scorso molte zonw dell’Atlantico, del Pacifico e dell’Oceano Indiano hanno toccato temperature da record. Proprio queste temperature da record, in base a quanto affermano gli scienziati, sono alla base degli eventi estremi registrati negli ultimi mesi. A partire dagli uragani in Atlantico, gli incendi in Australia e in Amazzonia, i tornado negli Stati Uniti.
Nel Golfo del Messico il record di temperatura delle acque oceaniche si è poi tradotto in record di temperatura a terra
“Tutta la fascia tropicale oceanica ha temperature sopra le medie”, afferma Michelle L’Heureux, meteorologo dello U.S. Climate Prediction Center. “E c’è una forte componente di riscaldamento globale in tutto questo. È davvero sorprendente vedere quanto sia calda la fascia tropicale degli oceani”. Il record di temperatura nelle acque del Golfo del Messico, per esempio, si è tradotto in temperature decisamente elevate anche sulla Terra. Lo dice Deke Arndt, capo della sezione di monitoraggio presso i National Centers for Environmental Informatioad Asheville, nella Carolina del Nord. “La Florida ha registrato il suo marzo più caldo mai registrato, e Miami, la scorsa settimana, ha raggiunto i 33 gradi”. Una temperatura-record, secondo il National Weather Service. Un valore di ben 10 gradi sopra la norma stagionale.
Questo articolo è stato pubblicato per IconaClima in data 20 aprile 2020