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Olimpiadi 2024 di Parigi: la Senna è ancora troppo inquinata e impraticabile

I Giochi Olimpici avranno inizio tra circa tre settimane ma la Senna attualmente non è balneabile in maniera sicura

Le Olimpiadi 2024 avranno inizio tra circa tre settimane a Parigi ma le acque della Senna al momento rimangono impraticabili. A stabilirlo sono le ultime analisi delle acque del fiume rese note dal comune di Parigi qualche giorno fa. Come diretta conseguenza, lunedì 1 luglio è stata annullata la prova generale per la cerimonia di apertura.

Olimpiadi 2024, manca sempre meno all’inizio dei giochi olimpici di Parigi ma le acque della Senna rimangono impraticabili

Le acque della Senna sono sempre più inquinate, tanto da dover sospendere la prova generale per la cerimonia di apertura. Il fiume dovrebbe ospitare gare tra cui la 10 km stile libero e il triathlon. Dopo i Giochi, ci sono piani per mantenere la Senna balneabile per i parigini, annullando un divieto in vigore da 100 anni.

La cerimonia di apertura avrebbe dovuto vedere la partecipazione di delegazioni olimpiche internazionali che avrebbero solcato il fiume a bordo di barche, ma la prova generale per l’evento è stata annullata a causa di pericolose concentrazioni di batteri fecali nell’acqua.

Olimpiadi 2024, livelli pericolosi di batteri fecali nella Senna ma non è tutto

Nei test effettuati tra il 18 e il 20 giugno nelle acque della Senna sono stati rilevati preoccupanti concentrazioni di batteri Escherichia coli ed enterococchi, su livelli che superano di gran lunga i limiti stabiliti dagli organizzatori delle gare sportive.

Le concentrazioni di batteri Escherichia coli erano 10 volte superiori rispetto alla soglia massima stabilita dalla World Triathlon Federation e i livelli non sono scesi affatto sotto la soglia durante il periodo di prova. Anche i livelli di Enterococchi erano pericolosi. La rimozione dei batteri è fondamentale per lo svolgimento dei Giochi olimpici.

L’anno scorso l’organismo di governo del nuoto World Aquatics ha chiuso la Coppa del Mondo di nuoto in acque libere dopo aver scoperto che l’acqua della Senna era “al di sotto degli standard accettabili per salvaguardare la salute dei nuotatori”.

Proteste selvagge in Francia contro Macron e le spese fatte per la bonifica del fiume

In Francia non è certo un momento semplice dal punto di vista politico, con le nuove elezioni indette da Emmanuel Macron in seguito al trionfo schiacciante di Marine Le Pen alle Europee che hanno indispettito e non poco il popolo francese. Proprio Macron e il sindaco di Parigi, Anne Hidalgo, avrebbero dovuto fare un tuffo nella Senna il 23 giugno per dimostrare che le acque sono sicure per la balneazione.

Questo ha dato il via ad una protesta da parte degli attivisti contro la spesa di 1,4 miliardi di euro che la Francia avrebbe fatto per la bonifica del fiume, contro la pressione che i Giochi metteranno su trasporti pubblici e sicurezza e contro le elezioni anticipate indette da Macron, che hanno dato una enorme spinta al partito di estrema destra Rassemblement National. Sia Macron che Hidalgo hanno poi declinato l’l’invito di un tuffo nella Senna per “motivazioni politiche”. Tuttavia, è improbabile che l’inquinamento sia dovuto alle proteste degli attivisti che stanno sporcando il fiume poiché i test sono stati svolti prima del 23 giugno.

Quindi quale potrebbe essere la causa dell’inquinamento della Senna?

Secondo le autorità parigine, le motivazioni sono esclusivamente legate a condizioni idrologiche sfavorevoli. “La qualità dell’acqua continua a deteriorarsi a causa di condizioni idrologiche sfavorevoli”, afferma un rapporto pubblicato dalle autorità parigine, che cita inoltre “piogge, portata elevata, poca luce solare, temperature inferiori alle norme stagionali e inquinamento proveniente da monte”.

Mesi di tempo umido hanno fatto sì che il fiume scorresse a un livello da quattro a cinque volte superiore a quello normale. Le tempeste travolgono regolarmente la rete fognaria della città, creando scarichi di effluenti non trattati che finiscono direttamente nel fiume. Gli organizzatori sperano che le prossime tre settimane portino tempo asciutto e sole, in modo da poter ridurre i batteri a livelli accettabili.

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Redazione

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