Voto storico negli USA: via libera alla legge sul clima più ambiziosa di sempre
Passata per un solo voto al Senato la legge approda alla Camera venerdì, ma la strada a questo punto è in discesa. Per il clima stanziati 370 miliardi di dollari
Il Senato degli Stati Uniti ha approvato il maxi piano da 740 miliardi di dollari su clima, tasse e sanità proposto dal Presidente Biden e dai democratici. Il via libera arriva per un soffio – 51 voti a favore e 50 contrari -, con il voto determinante della vicepresidente Kamala Harris.
Prima di diventare ufficialmente legge l’Inflaction Reduction Act deve ora passare all’esame della Camera, ma una volta passato l’ostacolo del Senato il testo dovrebbe essere approvato senza difficoltà: si è addirittura deciso di interrompere la pausa estiva per riunirsi rapidamente venerdì e approvare il provvedimento.
Il piano per il clima, le tasse e la sanità proposto da Biden originariamente prevedeva di stanziare ben 3.500 miliardi di dollari. Il finanziamento è quindi decisamente inferiore di quanto si potesse sperare in partenza, ma si tratta comunque di un provvedimento di portata storica che per quanto riguarda il clima segna l’intervento più grande di sempre.
Come aveva sottolineato a pochi giorni dal voto lo stesso Biden, «l’Inflaction Reduction Act sarebbe la legge più significativa nella storia per affrontare la crisi del clima e rafforzare la nostra sicurezza energetica».
Let me be clear.
The Inflation Reduction Act of 2022 would be the most significant legislation in history to tackle the climate crisis and to improve our energy security.
— President Biden (@POTUS) July 28, 2022
Il voto – che ha visto l’opposizione in blocco di tutti i Repubblicani – è arrivato dopo negoziati che si sono protratti per un intero anno e rappresenta una grande vittoria per Biden e i Democratici, che a novembre dovranno affrontare le elezioni di midterm in un momento storico particolarmente difficile.
Il testo portato avanti da Biden prevede che al clima siano dedicati circa 370 miliardi di dollari e permetterebbe di centrare gli obiettivi di riduzione delle emissioni che gli Stati Uniti si sono dati per il 2030. Previsti anche incentivi fiscali per chi sceglie veicoli elettrici e per promuovere fonti di energia rinnovabile come il solare e l’eolico. Milioni di dollari dovrebbero essere destinati poi a finanziare la resilienza e l’adattamento contro i fenomeni meteorologici estremi, che la crisi climatica sta rendendo sempre più frequenti e intensi. Solo nelle ultime settimane gli Stati Uniti hanno dovuto affrontare ondate di caldo record, siccità senza precedenti, incendi e alluvioni che hanno provocato numerose vittime.
I fondi verranno raccolti con un significativo aumento delle tasse che riguarderà principalmente le grandi società. Una tassa in più, poi, verrebbe imposta per penalizzare le emissioni di metano, un gas serra meno diffuso e duraturo dell’anidrite carbonica ma molto più potente nell’aggravare il riscaldamento globale.
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