Biden sta organizzando un summit sul clima: «una pietra miliare verso la COP26»
40 i leader mondiali invitati a partecipare: nonostante le recenti tensioni, tra loro ci sono anche Putin e Xi Jinping
Il presidente americano Joe Biden sta organizzando il suo primo summit sul clima, che si svolgerà tra il 22 e il 23 aprile. Quando ha guidato gli Stati Uniti verso l’accordo di Parigi, all’inizio del mandato, Biden aveva già fatto sapere che il Paese avrebbe reso noti i propri obiettivi relativi alla riduzione delle emissioni, obbligatori per tutti gli Stati firmatari dell’accordo, nel periodo della Giornata della Terra, che si celebra ogni anno il 22 aprile.
Di recente la Casa Bianca ha annunciato che per l’occasione verrà organizzato un vero e proprio summit internazionale, al quale sono stati invitati i leader di 40 Paesi, compresi il russo Vladimir Putin e il presidente cinese Xi Jinping: alla guida di alcune delle nazioni responsabili delle maggiori emissioni di gas serra al mondo, Putin e soprattutto Xi Jinping sono figure chiave nella lotta ai cambiamenti climatici. La Russia è tra i Paesi firmatari dell’Accordo di Parigi, e ha promesso di ridurre le emissioni fino al 70-75% in meno rispetto ai livelli del 1990 entro il 2030; la Cina ha recentemente annunciato di voler azzerare le emissioni di gas serra entro il 2060, ma al momento è ancora poco chiara la strategia che intende seguire per raggiungere l’obiettivo.
Il Summit organizzato da Biden è stato nominato World Earth Day: si svolgerà online e sarà trasmesso in streaming in tutto il mondo. L’evento sembra essere un ulteriore passo della nuova amministrazione americana verso un impegno più significativo nella lotta ai cambiamenti climatici, che durante la campagna elettorale era stata uno dei principali cavalli di battaglia di Biden. Subito dopo essersi stabilito alla Casa Bianca il presidente ha riportato gli Stati Uniti tra i firmatari dell’Accordo di Parigi e ha nominato l’ex segretario di Stato John Kerry inviato speciale per l’emergenza climatica.
Un comunicato pubblicato dalla Casa Bianca descrive il summit sul clima in programma ad aprile come una «pietra miliare sulla strada verso la Conferenza delle Nazioni Unite sui Cambiamenti Climatici (la COP26), che si terrà a Glasgow in novembre». Ricordando come gli scienziati abbiano sottolineato l’urgenza di mantenere il riscaldamento globale al di sotto di 1,5°C in più rispetto ai livelli preindustriali, la Casa Bianca assicura che durante l’evento gli Stati Uniti annunceranno un obiettivo «ambizioso» relativo alla riduzione delle emissioni per il 2030 e che Biden inciterà anche gli altri leader mondiali – tra cui figura anche il nome del nostro premier Mario Draghi – a sfruttare il summit come un’opportunità per contribuire ad ambizioni climatiche «più forti».
Tra i principali punti in programma per il summit organizzato da Biden, la Casa Bianca elenca:
- galvanizzare gli sforzi delle principali economie mondiali per ridurre le emissioni nel corso di questo decennio, cruciale per mantenere l’aumento della temperature al di sotto di 1,5°C;
- mobilitare i finanziamenti dei settori pubblici e privati per guidare una transizione verso la neutralità climatica e aiutare i Paesi più vulnerabili ad affrontare gli impatti dei cambiamenti climatici in atto;
- far luce sui vantaggi economici che derivano dall’azione per il clima, evidenziando in particolare la creazione di nuovi posti di lavoro, e sottolineare l’importanza di garantire che tutte le comunità e i lavoratori traggano benefici dalla transizione verso una nuova economia basata su energie pulite;
- investire su tecnologie che ci aiutino a ridurre le emissioni e ad adattarci ai cambiamenti climatici, creando allo stesso tempo nuove enormi opportunità economiche e costruendo le industrie del futuro;
- dare più risalto anche agli attori subnazionali e non statali che si impegnano nella ripresa green e che lavorano affianco ai governi nazionali per promuovere più ambizione e resilienza;
- discutere di come sia possibile rafforzare la capacità di proteggere vite umane e mezzi di sussistenza dagli impatti, già devastanti, dei cambiamenti climatici, e di come affrontare le sfide che la crisi climatica pone alla sicurezza globale.